quarta-feira, 8 de janeiro de 2014

Notícias: Blog do Ale' Italia

 

Blog do Ale' Italia


Un viaggio nella storia d'Italia

Posted: 08 Jan 2014 03:12 AM PST

    Resti di una trincea sul monte Zebio  
    Resti di una trincea sul monte Zebio
     
    (di Ida Bini)

    Per l'anniversario della prima guerra mondiale, che si commemorerà nel 2014, il governo italiano con le regioni di Veneto, Friuli Venezia Giulia, Lombardia e le province autonome di Trento e Bolzano hanno varato un progetto di recupero dei luoghi dove si svolse il disastroso e tragico conflitto. Dal programma nascono e si rinnovano monumenti, cimiteri, musei, edifici storici e fortini mentre si moltiplicano gli antichi sentieri militari, oggi trasformati in itinerari-trekking di pace. E' un progetto culturale che coinvolge comunità montane, città, istituzioni museali e fondazioni legate alla Grande Guerra, nel recupero della memoria storica collettiva e nella valorizzazione del territorio. Si attraversano paesaggi bellissimi, mistici, segnati da incantevoli pinnacoli, da camminamenti e resti di fortini; da piccoli santuari, appostamenti e monumenti storici; da musei all'aperto e trincee; da commoventi e minuscoli cimiteri, tutte tracce fondamentali del passaggio del tragico avvenimento del secolo scorso.

    Nel corso del prossimo anno sono previsti molti appuntamenti, eventi, commemorazioni, dibattiti e inaugurazioni di musei, così come numerosi sono gli itinerari organizzati per permettere di conoscere meglio i luoghi protagonisti del tragico accadimento storico. Tutta la parte nord-orientale dell'Italia ne è coinvolta: dal Veneto al Friuli, dalla Lombardia all'Alto Adige fino al confine austro-ungarico passando in terra slovena.

    Tra i tanti itinerari creati per il centenario, i più suggestivi sono nella pianura del Veneto, dove scorre il Piave tra città ricche d'arte e di storia, e sull'altopiano di Asiago, scenario della più grande battaglia sul fronte italiano. Qui si può visitare l'interessante ecomuseo all'aperto di monte Zebio con cannoni, trincee, postazioni e resti di rifugi. Il museo si trova a una ventina di minuti d'auto da Asiago, a pochi chilometri da Vicenza, o in un'ora circa a piedi da contrada Rigoni di Sotto, ed è raggiungibile lungo una strada sterrata bianca, immersa in un bosco di abeti e faggi. Storicamente lo Zebio era una strategica zona della resistenza austriaca, che si snodava dalla Val d'Assa all'Ortigara – dove si svolsero cruenti battaglie - ed era attrezzato alla difesa con un complesso sistema di trincee, gallerie e caverne, ancor oggi ben conservate.

    A quota 1700 si visitano l'inespugnabile postazione austro-ungarica di Crocetta dello Zebio, un'infinità di luoghi difensivi austro-ungarici verso monte Rotondo e monte Interrotto e il fitto sistema dei collegamenti italiani tra le retrovie e le prime linee. Da Asiago l'itinerario prosegue in direzione Gallio, da dove si raggiunge facilmente il rifugio Campomuletto, situato a 1600 metri d'altezza, circondato da ampi pascoli e distese di boschi, dove si pernotta e si degustano formaggi d'alpeggio e salumi tipici. Il rifugio, punto ideale per le escursioni nei dintorni, si trova sulla strada che conduce alle località storiche dell'Ortigara e vicino al "sentiero del silenzio", un tracciato ad anello di due chilometri che si snoda nel bosco, dove sono state installate 10 suggestive opere artistiche dell'architetto Diego Morlin, che hanno come tema gli eventi bellici di questi luoghi. Altrettanto interessanti sono gli itinerari in Trentino, soprattutto sugli altopiani di Folgaria, Lavarone e Luserna, i cui tre borghi sono circondati da splendidi boschi di conifere che furono teatro di cruenti avvenimenti bellici, in quanto linea avanzata degli austriaci.

     Ovunque si trovano resti di fortini, croci, lapidi e rifugi, che ricordano oggi con semplicità ed emozione il sacrificio di tanti soldati. Il forte austro-ungarico di Gschwent-Belvedere, a Lavarone, è l'unico della zona rimasto totalmente integro e, oggi, sede di un piccolo, commovente museo. Quasi tutte le fortificazioni vennero distrutte negli anni Trenta per recuperarne il ferro e oggi rimangono solo pochi resti e qualche rudere, comunque segnalato. Numerosi, invece, sono i camminamenti di montagna, i monumenti, tra cui la Scala dell'Imperatore, costruito per ricordare la visita di Carlo d'Austria al fronte nel 1916, e i cimiteri, come quello piccolo di Folgaria con i nomi e le piccole lapidi dei soldati austriaci. Sempre in Trentino, anche il magnifico e imponente castello di Rovereto merita una visita, perché al suo interno c'è il ricco museo storico italiano della guerra, uno dei più rappresentativi e completi.

    Gli appassionati di storia trovano molte testimonianze interessanti anche in Alto Adige, dove si fa trekking in quota, si scalano le vie ferrate o si scia attraverso i luoghi che furono teatro del conflitto. Da visitare ci sono il museo all'aperto di Monte Piana, con le trincee e le postazioni militari, o le mostre che la città di Bolzano dedica alla Grande Guerra, assieme al commovente cimitero militare dove riposano soldati austriaci e italiani. Per i più avventurosi ci sono le gallerie del Lagazuoi, che si snodano per più di un chilometro all'interno dell'omonimo monte: furono costruite dagli alpini italiani per riempirle di esplosivo e far arretrare l'esercito nemico. Meritano una visita anche le fortezze militari austro-ungariche, soprattutto quella di Fortezza, costruita a 750 metri d'altezza in Vall'Isarco, e il forte Mitterberg di Sesto.

    La maggior parte delle battaglie, tuttavia, venne combattuta in Friuli Venezia Giulia, tra le trincee scavate nella roccia carsica o tra i pendii delle Prealpi Giulie. Si combattè anche ad alta quota tra le cime delle Alpi Giulie e Carniche e sui monti Ermada, San Michele, Calvario e Sabotino. Qui, ovunque, lungo le vie ferrate sono ben visibili i fortini, i rifugi e le trincee dei soldati. A Monfalcone, vicino a Trieste, città simbolo della guerra, c'è un parco tematico che mostra le trincee e le postazioni italiane e austriache, mentre a Gorizia, città italiana solo dal 1916, si visita il museo della Grande Guerra, recentemente rinnovato e oggi considerato il più completo per testimonianze e documenti storici. Nei dintorni della città friulana e, al confine con la Slovenia, in tutto il territorio carsico ci sono luoghi che ricordano i combattimenti: il sacrario di Redipuglia, monumentale cimitero militare, e la settecentesca villa della Torre Hohenlohe, che domina le pendici di Castelnuovo, vicino a Sagrado, e che ricorda il punto di smistamento delle truppe e l'area in cui combatterono molti soldati italiani, tra cui il grande poeta Ungaretti che al fronte scrisse molte composizioni.

    Anche al di là del confine sono state recuperate e restaurate numerose testimonianze grazie a progetti comunitari e dei due governi, quello italiano e quello sloveno, che hanno creato itinerari e luoghi per conoscere e per riflettere. Per maggiori informazioni: www.itinerarigrandeguerra.it ANSA > In viaggio > Itinerari > A passeggio nella storia per il centenario della Grande Guerra



    Moody's coloca rating da Fiat sob observação

    Posted: 08 Jan 2014 03:08 AM PST

    Nova Yorke - A Moody's colocou sob observação o rating "Ba3" da Fiat para um possível downgrade. Segundo uma nota divulgada pela agência de classificação de risco, a decisão foi tomada por conta da aquisição de 41,5% das ações da Chrysler, fatia que faltava para a montadora italiana assumir 100% do controle da companhia. "Colocamos sob observação a nota da Fiat porque a anunciada aquisição da Chrysler vai enfraquecer a liquidez da sociedade em um momento no qual ela ainda tem um fluxo de caixa negativo", afirmou Falk Frey, analista da Moody's para a empresa de Turim.

        "Dito isso, prevemos que o dinheiro que vai sobrar no balanço da Fiat, a geração de fluxo de caixa operacional e as linhas de crédito não usadas deverão ser suficientes para atender às necessidades de caixa esperadas para 2014", acrescentou. No primeiro dia do ano, o grupo italiano confirmou que vai assumir o controle de 100% da Chrysler, após chegar a um acordo para comprar os 41,5% das ações que estão nas mãos do Veba, fundo do United Automobile Workers (UAW), sindicato dos trabalhadores do setor automobilístico dos Estados Unidos. A operação gira em torno de US$ 3,65 bilhões (R$ 8,6 bilhões), sendo US$ 1,75 bilhão (R$ 4,6 bilhões) em dinheiro, utilizando a liquidez disponível no caixa da Fiat, e US$ 1,9 bilhão (R$ 4,5 bilhões) em dividendos extraordinários. A expectativa é que o negócio seja concluído até 20 de janeiro de 2014. 


    imagem Google

    Estado de saúde de Pierluigi Bersani segue estável

    Posted: 08 Jan 2014 03:04 AM PST

    Bersani deixou a liderança do PD em maio de 2013 após não conseguir formar um governo de coalizão (foto: ANSA)
    Bersani deixou a liderança do PD em maio de 2013 após não conseguir formar um governo de coalizão (foto: ANSA)
     

    Parma  - O estado de saúde do ex-secretário do Partido Democrático (PD) da Itália Pierluigi Bersani, de 62 anos, permanece estável, segundo um boletim divulgado na tarde desta terça-feira (7) pelo Hospital de Parma. Além disso, não há sinais de danos neurológicos no político de centro-esquerda e ele segue consciente. Bersani teve uma hemorragia cerebral no último domingo (5) e foi internado às pressas na unidade de terapia intensiva (UTI), onde, segundo a equipe médica, ele deve ficar "o tempo necessário para a evolução da sua situação clínica e, como é de praxe nessa patologia, esse período vai se prolongar por pelo menos cinco dias". O ex-secretário do PD liderou a legenda do atual premier italiano, Enrico Letta, entre 25 de outubro de 2009 e 20 de abril de 2013. Ele renunciou ao cargo em maio do ano passado após fracassar na tentativa de formar um governo de coalizão.


    www.ansabrasil.com.br

    Morador de Lecco vence 5 milhões de euros na loteria

    Posted: 08 Jan 2014 03:02 AM PST

      Região da Lombardia tem bilhete premiado da loteria italiana (foto: ANSA)
    Região da Lombardia tem bilhete premiado da loteria italiana (foto: ANSA)
     
     
    Roma  - Um cidadão da cidade italiana de Lecco na região da Lombardia venceu o premio de 5 milhões de euros da Loteria Italiana 2013.

        A região do norte da Itália não vencia o prêmio máximo da loteria desde 2002, quando na localidade de Rho, na província de Milão, um apostador venceu 5 milhões de euros.
     
        O segundo prêmio, de 2 milhões de euros, foi ganho em Casoria, na província de Nápoles, enquanto o terceiro prêmio de 1,5 milhão de euros foi para um cidadão de Turim.
     
        Já o bilhete do quarto prêmio, o de 1 milhão de euros foi vendido em L'Aquila, o quino, de 500 mil euros, foi para uma pessoas de Pietrasanta, próximo da cidade de Lucca e o sexto e último da lista dos prêmios de primeira categoria foi vendido em Palermo, na Sicília.



    Ladrão rouba R$ 80 mil em champanhes na Toscana

    Posted: 08 Jan 2014 03:00 AM PST

    Um ladrão invadiu o Twiga Beach Club, localizado em Forte dei Marmi, na costa da Toscana, e roubou diversas garrafas de champanhes Dom Pérignon e Cristal, incluindo algumas na versão magnum, que tem 1,5 L de capacidade. O valor total das bebidas levadas pelo assaltante chega a 25 mil euros, ou seja, aproximadamente R$ 80 mil.

        Os investigadores da pequena cidade italiana logo iniciaram um inquérito e, com base nas pistas deixadas, identificaram e denunciaram o responsável pelo crime, um homem de 41 anos que mora no município de Pietrasanta, bem perto do local do roubo.
     
        Todos os champanhes foram encontrados na casa do ladrão e entregues ao diretor do clube de praia. 

    Pobreza ganha terreno na Itália

    Posted: 07 Jan 2014 06:34 AM PST

    • Pelo menos 7% das famílias vivem na miséria absoluta, e 13% estão em situação de pobreza relativa
    • Em dois anos, dobrou o número de italianos que admitem sofrer alguma privação

    Do El País (Email)

     Mulher pede dinheiro em rua de Roma Foto: GABRIEL BOUYS / AFP
    Mulher pede dinheiro em rua de Roma GABRIEL BOUYS / AFP
    ROMA -- Piero Di Filippo nunca se preocupou com o preço do peixe fresco e nunca negou um capricho à sua mulher. Por exemplo: ela gostava de ir ao porto de Nápoles, subir em um barco-restaurante, jantar com música ambiente e admirar, do mar, o Vesúvio e as ladeiras da cidade. Mas há um ano e meio, o parque de diversões onde Di Filippo trabalhava fechou as portas, e 50 trabalhadores foram mandados embora. Do emprego fixo com salário de 1.800 euros (cerca de R$ 5.800), ele saiu para receber 800 euros do seguro social.

    De um dia para o outro, sua família começou a comprar peixe congelado e a guardar os vales-desconto do supermercado. Ele, a mulher e as duas filhas estão acompanhados de um exército de "novos vulneráveis", como define Giovanni Vecchi, catedrático da Universidade de Roma 2, assessor do Banco Mundial e especialista em pobreza e desigualdade.

    O Instituto Nacional de Estatística (Istat) certifica o diagnóstico: um estudo publicado em 30 de dezembro revela que, em 2012, 13% das famílias italianas viviam em situação de pobreza relativa -- ou seja, com menos de 990 euros por mês (aproximadamente R$ 3.200). É o índice mais alto desde que esses dados começaram a ser aferidos, em 1997. Um total de 7% das famílias estão na pobreza absoluta, o dobro de 2005. Nas regiões ricas do Norte da Itália, o número de pobres triplicou.

    Aos 35 anos, Di Filippo era contratado do parque desde os 24. Sua mulher é contadora. Tiveram um
    casamento com tudo do bom e do melhor, escolheram "um apartamento que não estava nada mal" em um bairro discreto. Pediram uma hipoteca, compraram dois carros, iam à praia no verão e esquiar no inverno, tiveram duas filhas e sempre compravam peixe fresco.

    -- Em poucos meses tivemos que renunciar a um dos carros. Tiramos nossa filha menor da creche e nos conformamos a ir uma vez ao mês a uma pizzaria. E não posso reclamar. Ao meu redor vejo gente que não tem mais o que comer. O que acontece é que os ricos ficam cada vez mais ricos, os pobres empobrecem e quem estava em uma metade mais que digna, como nós, estão descendo ladeira abaixo -- resume.

    A análise de Di Filippo se aplica a muitos italianos.

    -- De 2010 a 2012, a taxa de privação dobrou -- disse Linda Laura Sabbadini, chefe do departamento de estatísticas sociais do Istat. -- Perguntamos a cada entrevistado se teve que reduzir a calefação no inverno passado, se pôde garantir comida proteica à família uma vez por semana, se poderia enfrentar um gasto imprevisto de 800 euros ou pagar uma semana de férias. As famílias que admitiram estar privadas de pelo menos quatro destes fatores foram o dobro que há dois anos. O cinto está apertando na classe média.

    Para Vecchi, a crise não é a única culpada, mas também "a falta de políticas de longo prazo". Ele cita também o desemprego de 40% entre os jovens, muitos deles "por sorte" vivendo ainda com os pais, "cujas poupanças amenizam os efeitos da crise".

    -- Nós, italianos, sempre fomos as formiguinhas da Europa. Me atreveria a dizer que somos o povo mais poupador do planeta -- afirmou o catedrático.


    Mas os cofres estão se esvaziando. Agora, só quatro de cada dez famílias conseguem poupar algo. Diante deste panorama desolador, Di Filippo não vislumbra seu futuro.
    -- Me custa muito esforço imaginá-lo -- lamentou.


    www.oglobo.com



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