segunda-feira, 10 de agosto de 2009

Newsletter do Blog do Ale' Italia

 

Blog do Ale' Italia


Arquivo Nacional - Biblioteca on line

Posted: 10 Aug 2009 03:53 AM PDT




Estamos disponibilizando o Sysportal com intuito de disseminar o acervo bibliográfico da instituição e possibilitar a consulta aos dados inseridos. Para maiores esclarecimentos sobre a utilização da base, favor utilizar o menu CONSULTAS em sua página principal

A Biblioteca do Arquivo Nacional foi criada pelo regulamento do Arquivo do Império, anexo ao decreto 6164 de 24 de março de 1876 que estabeleceu em seu artigo 8° que:

"Haverá no Archivo Publico uma Bibliotheca, a qual, além da collecção impressa da legislação pátria, conterá obras sobre direito publico, administração, historia e geographia do Brazil. De todas as obras que sobre taes assumptos se imprimirem na Typograhia Nacional, o Administrador desta remetterá um exemplar á Bibliotheca do Archivo."
Essa medida legalizou um serviço já existente, pois desde sua criação, em 1838, o Arquivo Nacional recebia livros e folhetos visando a instalação de uma biblioteca.

No decorrer dos anos foi objeto de diversas reformulações, tanto no que se refere ao tratamento técnico adotado, quanto a linha de acervo que se expandiu, reunindo uma significativa coleção de obras gerais, obras raras, folhetos e periódicos, abrangendo as seguintes áreas: Arquivologia, História do Brasil, Administração Pública, Direito Administrativo e Ciências Auxiliares da História (heráldica, numismática e genealogia).

Cittadinanza italiana. Cambiano alcuni requisiti per la concessione per i residenti in Italia

Posted: 10 Aug 2009 03:49 AM PDT

Le modifiche introdotte dalla legge n.94 del 15 luglio 2009 in tema di 'Disposizioni in materia di sicurezza pubblica'

Novità in tema dei requisiti necessari al conferimento della cittadinanza italiana. Dall'08 agosto 2009, infatti, con l'entrata in vigore della legge n.94 del 15 luglio 2009 (pubblicata sulla Gazzetta ufficiale del 24 luglio 2009), sono state introdotte alcune norme di modifica della attuale legge del 5 febbraio 1992, n.91.

Le nuove disposizioni prevedono, per le domande per matrimonio, l'elevazione del periodo di residenza legale in Italia da sei mesi a due anni; per le domande per residenza e per quelle per matrimonio viene prevista la presentazione di documenti originali in aggiunta a quelli usualmente acquisiti (es. atto di matrimonio); viene introdotto il versamento di un contributo pari a 200€ per le nuove istanze.

Berlusconi: "Repubblica fa un giornalismo deviato"

Posted: 10 Aug 2009 03:14 AM PDT

Roma - Il quotidiano Repubblica "parla anche di servizi segreti deviati, ma a me pare che di deviato qui ci sia solo certo giornalismo". Così il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, intervistato dal Gr1, a proposito delle notizie pubblicate nelle ultime settimane dal nostro giornale. Il premier è tornato a parlare anche della Rai: "Ho avuto modo di dire quello che pensa la maggioranza degli italiani, e cioè che è inaccettabile che la televisione pubblica che è pagata con i soldi di tutti, sia l'unica tv al mondo ad essere sempre contro il governo quando al governo ci siamo noi. La sinistra che quando fu al governo permise che la Rai attaccasse quotidianamente l'opposizione dovrebbe oggi appezzare che invece questo governo dica: la Rai non deve attaccare nessuno e dunque non deve attaccare né il governo tantomeno l'opposizione. Deve fare ciò che deve fare una televisione di servizio pubblico che ha come missione prima di tutto quella di informare , poi quella di formare, e soltanto come terzo obiettivo quella di divertire". Sulla crisi economica il premier lancia ancora una volta un messaggio ottimistico: "Davvero io non lo so e nessuno lo sa", quando l'Italia ne uscirà, ma "so una cosa per certo. Dobbiamo riprendere le nostre abitudini di vita e di consumo al più presto possibile". "Anche dagli ultimi segnali delle istituzioni internazionali - aggiunge - vedo che il nostro Paese sembra essere quello che va meglio in Europa e questo mi da ulteriore fiducia". Quanto alle priorità del governo, Berlusconi le individua nell'azione per i terremotati, nelle opere pubbliche, nel Sud e nella sicurezza. Alla ripresa dell'attività di governo "continueremo con la realizzazione delle case per i trentamila sfollati dell'Aquila, apriremo molti cantieri per le opere pubbliche sia al Nord che al Sud, aumenteremo la difesa dei cittadini contro la criminalità, metteremo a punto un piano per il Sud. Infine porteremo a termine la riforma del processo penale".


La Repubblica

Princesa saudita é roubada na Itália

Posted: 10 Aug 2009 03:08 AM PDT

A polícia italiana está investigando o roubo de cerca de US$ 16 milhões (R$ 30 milhões) em dinheiro e joias que pertenciam a uma princesa saudita, em férias na Sardenha. Os ladrões usaram uma chave-mestra para entrar no quarto do hotel de luxo, em Porto Cervo, onde ela estava hospedada. Depois, eles teriam arrancado o cofre da parede, segundo relatos da mídia italiana. O cofre só estaria preso por silicone à parede, o que teria facilitado o trabalho dos ladrões. "Em dez minutos, na hora do jantar, sem fazer barulho algum, eles conseguiram remover o cofre de uma suíte ocupada pela princesa saudita", disse o jornal La Stampa. As autoridades não divulgaram o nome da princesa, mas disseram que diplomatas sauditas e italianos já tiveram conversas sobre o incidente.


BBC
imagem arquivo virtual

I settant'anni di Prodi

Posted: 10 Aug 2009 02:55 AM PDT

Romano Prodi con la moglie Flavia a Bebbio (Ansa)

Festa con la moglie Flavia e la «tribù» di familiari nel Castello di Bebbio
Dal nostro inviato Bebbio (Reggio Emilia), Corriere della Sera — «Quando una porta è chiusa, è chiusa». Niente da fare: nemmeno per i suoi set­tant'anni Romano Prodi rom­pe il suo silenzio sulla politica italiana. Abbronzato, in gran forma, il Professore torna a piedi da messa insieme con la moglie Flavia al Castello di Bebbio, acquistato negli anni Sessanta dai nove fratelli Pro­di e ristrutturato da uno di lo­ro, l'architetto Quintilio: «Una passeggiatina per muo­versi un po'» spiega lui. In re­altà, la chiesetta di Valestra non è dietro l'angolo: dalla re­sidenza, sono alcuni chilome­tri di saliscendi tra le colline. Se una porta si è chiusa, tut­tavia, altre se ne aprono. Il professore chiacchierando ri­vela che dal prossimo anno in­segnerà alla Shanghai Busi­ness School, una delle fucine del successo economico cine­se. Va detto che il rapporto dell'ex premier con il paese del dragone sembra farsi sem­pre più stretto: lo scorso no­vembre, Prodi ha parlato del­la crisi globale alla scuola cen­trale del partito comunista, ri­cevuto con tutti gli onori an­che dal premier Wen Jiabao.

Mentre nei giorni del G8, di nuovo a Pechino, il Professo­re è stato invitato dal China Center for the Economic Exchange per parlare al Glo­bal Think Tank Summit. Ce n'è abbastanza da alimentare la voce, ripresa ieri anche dal­l' Adnkronos , di una sua possi­bile successione al segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon, proprio in con­siderazione degli ottimi rap­porti con il colosso asiatico. In ogni caso, l'incarico a cui Prodi più tiene è proprio quello di responsabile del gruppo di lavoro tra Onu e Unione africana per le opera­zioni di peacekeeping nel con­tinente nero. «In settembre – spiega – il Consiglio di sicu­rezza dovrà discutere della mia relazione, ma si tratta di problemi molto controversi. In ogni caso, l'Unione africa­na resta centrale. Va aiutata a crescere, altrimenti l'Africa non si svilupperà mai, i paesi sono troppo piccoli e divisi. A qualcuno fa comodo così, c'è la possibilità di commerci bi­laterali... qualcuno potrebbe parlare di neocolonialismo. L'Africa non ne ha bisogno».

Ma è giorno di festa, i pro­blemi sono lontanissimi dai verdi colli che circondano il Castello di Bebbio. Secondo la nipote Laura Prodi, intorno al­la tavola per festeggiare i set­tant'anni del Professore ci sa­ranno una settantina di perso­ne, tra cui nugoli di bambini. Ma è ricorrenza rigorosamen­te di famiglia, con un'unica ec­cezione: Alessandro Fagioli, patron del colosso della logi­stica Fagioli Group. Amico dell'ex premier «da trent'an­ni », si presenta con un gigan­tesco mastello che contiene due altrettanto mastodonti­che angurie: «Che volete mai, cosa si può regalare a uno co­me Romano... io gli porto le cocomere». Nel pomeriggio, al castello arriva una delegazione del Pd di Carpineti che porta un al­tro dono: un altro mastello di Casagai, la pochissimo dieteti­ca delizia del luogo, polenta saltata nel lardo. Ma anche sul compleanno, Prodi preferi­sce non indulgere troppo ai bi­lanci: «Settant'anni? Mah, cer­tamente qualche motivo di ri­flessione c'è. Ma mica da rom­persi la testa... ».

Marco Cremonesi
10 agosto 2009

O Churrasco

Posted: 09 Aug 2009 08:18 AM PDT

Hoje, Dia dos Pais no Brasil, é dia da maioria dos filhos e pais se reunirem em torno da churrasqueira então vamos conhecer um pouco da história do churrasco.
A origem do churrasco no Brasil Dos Pampas às grandes cidades
Hoje em dia, a carne no espeto é um alimento não só preparado com facilidade e higiene, mas também de preço acessível a todas as camadas da população. No entanto, nem sempre foi assim, como comprovam as suas origens. Muito tempo decorreu para que o tosco churrasco dos festins populares dos pampas pudesse tornar-se até um prato sofisticado, consumido nos melhores restaurantes do país.



Originário do Rio Grande do Sul, surgiu, no século XVII, nas imensidões dos pampas, quando essa parte do Brasil, disputada por castelhanos e paulistas, era ocupada por milhares de cabeças de gado selvagem, oriundas de Buenos Aires e de outras áreas da Argentina. A princípio, o churrasco _ na forma pela qual o conhecemos _ era raríssimo, pois, naquela época, não havia a preocupação com o comércio da carne bovina, mas sim com a obtenção de couro e de sebo. Para isso, realizavam-se as vacarias _ as matanças de gado _, que podiam ser oficiais, se autorizadas pelo governo espanhol, ou clandestinas, quando realizadas por soldados desertores, que acabaram por dar origem aos gauchos. Durante as famosas vacarias, os vaqueiros, depois de correrem, cercarem e matarem os bois, cortavam o pedaço mais fácil de partir e o assavam inteiro num buraco aberto no chão, temperando-o com a própria cinza do braseiro, o que pode ser considerado a origem mais remota do churrasco. Os restos dos bois, como não havia como conservar tanta carne, eram abandonados, apodreciam ou eram consumidos por aves de rapina ou outros animais. No final do século XVII, o churrasco tornou-se uma prática mais difundida, criando-se, assim, novas técnicas para o seu preparo. Em vez de usar-se a cinza, passou-se a temperar a carne com a carona, nome dado pelos gaúchos às duas abas de couro que se colocam embaixo da sela do cavalo. A carona, como estava impregnada do suor do animal, ajudava a salgar a carne. Com a doação de terras para colonos portugueses e o estabelecimento de novas estâncias, o churrasco tornou-se, definitivamente, um hábito e foi sendo aperfeiçoado. Surgiram os cortes especiais da carne: a costela, a paleta e o matambre _ este último nome proveniente do espanhol mata hambre (mata fome) pelo fato de ser um pedaço de carne duro e de cozimento demorado, em geral o primeiro a ser comido pelo gaúcho. A carne bovina, abundante na região, transformou-se no alimento básico do gaúcho, que a comia em grande quantidade (quase dois quilos por dia). Os efeitos dessas "verdadeiras orgias proteicas" _ as intoxicações _ eram evitadas pelo também largo consumo do chimarrão.



Mudança de Estilo
A generalização do hábito de comer churrasco acabou gerando diferentes estilos de consumo. Os colonizadores italianos e alemães, por exemplo, realizavam churrascos de grandes proporções, em que havia de tudo. Iniciava-se com uma terrina de sopa fumegante, logo seguida de pratos como saladas, feijão, arroz, ensopado, frango, macarrão e, até, polenta. Mas a carne era servida homeopaticamente, em espetos. Esse estilo não agradava aos gaúchos, que o consideravam uma verdadeira heresia. No Paraná, inventaram o espeto corrido, uma churrascada semelhante a anterior, só que com maior quantidade de carne. Esses dois estilos popularizaram-se entre os caminhoneiros que freqüentam os restaurantes à beira das estradas. Levado para as cidades, o churrasco chegou à mesa dos paulistas, que aos domingos se reúnem ao redor de uma churrasqueira para apreciá-lo. Os paulistas também preparam o churrasco em espetos, já que esta maneira além de rápida, evita desperdícios e permite que a carne seja servida em uma boa temperatura. Como já foi dito, muitas foram as mudanças no modo de consumir o churrasco. Uma em especial, o churrasco de pão com bife - cuja invenção aos paulistas foi atribuída -, os gaúchos não suportam e ainda dizem que de todos os estilos, esse é o que eles menos toleram.



Churrasco, a eterna comemoração
Na pré-história, o homem era essencialmente caçador. Quando descobriu o fogo, passou a utilizar-se da cocção ou cozimento, uma das mais antigas formas de preparo de alimentos. Hoje, diante das diferentes formas de cozimento - por via seca ( o assado e o grelhado) e por via úmeda (o cozido, o abafado e a fritura) - o homem tem uma variedade de escolhas à mão.

Um pouco de cência




O homem descobriu e aperfeiçoou todos esses modos de cozimento, e criou outros recursos hoje conhecidos no âmbito da gastronomia, aliando a ciência ao prazer. Agora, ele sabe que a gordura torna a carne impermeável ao fogo, protegendo-a, para que o calor não carbonize a albumina nela contida. À medida que impermeabiliza a carne, impede a exsudação da hemoglobina, dos açucares e dos sais minerais. Ao mesmo tempo, a gordura que não coagula, destila-se e carboniza-se ligeiramente, enquanto a glicose se carameliza para que tudo resulte numa textura e num sabor perfeitos. O fogo não pode ser excessivo. Se isso ocorrer, a albumina se carbonizará e a gordura, decompondo-se, será transformada em acroleína, substância prejudicial à saúde e à arte da gastronomia. Apesar de todas as suas descobertas, o homem nunca abandonou a simplicidade dos grelhados, talvez pela proximidade mística com o fogo. Apenas no século passado começou-se a seccionar o boi do modo como se faz hoje, com uma ou outra diferença regional, mas sempre com uma única ótica: do boi nada se perde, tudo é aproveitável.

Doces italianos: os Cantucci toscanos

Posted: 09 Aug 2009 08:14 AM PDT


Na Itália muitas das sobremesas não são muito doces e geralmente são bolos, tortas ou bolachas. A receita de hoje é típica da região da Toscana, os Cantucci, tipo de bolachas deliciosas e rústicas.
Ingredientes: 500 g de farinha de trigo; 250 g de amêndoas sem pele; 200 g de açúcar; 100 g de manteiga; 3 ovos; 1 colher (de chá) de fermento; 1 pitada de sal e 1 colher (de chá) de vinho tinto doce. Misturar a farinha, açúcar, fermento, a manteiga em temperatura ambiente, os ovos e o sal.

Tostar as amêndoas e juntar com a massa. Depois que a massa estiver pronta, fazer com as mãos, vários tijolinhos retangulares e por no forno a 180′ C por 25 minutos virando-os de vez em quando. Tirar do forno e cortar na transversal e cozinhar por mais 5 minutos. Esperar esfriar e se sobrarem, guardar em potes bem fechados. São ótimos se acompanhados com um vinho de sobremesa!

Partido sugere teste de dialeto para professores

Posted: 09 Aug 2009 08:10 AM PDT


Partito voglia test di dialetto per gli insegnanti

O partido Lega Nord (Liga do Norte) quer tornar obrigatório testes de dialeto e de cultura regional para adminissão de professores na Itália. Praticamente todas as cidades e regiões italianas têm os respectivos dialetos. As crianças aprendem as línguas regionais antes mesmo de ingressarem na escola. Porém, a proposta é polêmica, porque a titulação acadêmica pode ficar em segundo plano.Il partito Lega Nord voglia tornare obbligatorio test di dialetto e di cultura regionalle per ammissione dei insegnanti in Italia. Quasi tutte le città italiane e le regioni hanno i suoi propri dialetti. I bambini imparano le lingue regionali prima della loro entrata in scuola. Tuttavia, la proposta è controversa, perché il grado accademico può restare in secondo piano.

Vídeo do Dia

Posted: 09 Aug 2009 07:51 AM PDT



Pai Herói - canta Fábio Júnior

Berlusconi, sì alle gabbie salariali "Agganciare paga a costo della vita"

Posted: 09 Aug 2009 07:48 AM PDT

Roma, La Repubblica - E' giusto "agganciare" i salari al costo della vita sul territorio: Silvio Berlusconi, intervistato da Il Mattino, dice sì alle gabbie salariali, tema caro alla Lega e rilanciato ieri sera proprio da Umberto Bossi a Pontida. Il premier, nel suo colloquio con il quotidiano napoletano nel quale anticipa i contenuti piano decennale di rilancio del Sud, afferma: "Quanto alle gabbie salariali tutti condividono l'esigenza di rapportare retribuzione e costo della vita al territorio. Legare i salari ai diversi livelli del costo della vita fra Sud e Nord risponde a criteri di razionalità economica e di giustizia". Quanto all'Agenzia per il Sud, il premier chiarisce che sarà lui a guidare la Agenzia per il Sud: "Dobbiamo concepire l'intervento straordinario come un grande "New Deal rooseveltiano", come un "piano Marshall" per il Sud. Negli Stati Uniti gli squilibri territoriali furono rimossi nel periodo del new deal attraverso un'agenzia di livello federale, non dei singoli Stati: la Tennessee Valley Authority fu messa in piedi dal governo di Washington e non dal governatore del Tennessee. Anche nel nostro caso il ruolo di guida non può essere che del premier". In ogni caso non sarà una riedizione della vecchia "Cassa": "No. Pensiamo ad un Istituto molto diverso anche se vorrei ricordare che la prima Cassa per il Mezzogiorno (quella di Gabriele Pescatore, grande giurista e uomo dedito al bene della Nazione che la guidò dal 1955 al 1976) ottenne risultati straordinari: fu cancellata la malaria, furono risanati 500mila ettari di palude, si realizzarono o resero più moderni circa 30mila km di strade, a 12 milioni di persone fu portata l'acqua potabile. Fu un ventennio straordinario cui seguì, purtroppo, un periodo di degenerazione".

Berlusconi lancia un'accusa alla classe dirigente del meridione e sottolinea l'importanza del federalismo fiscale. "Tra il 1998 (anno di avvio della 'nuova programmazione') e il 2004 è stata conferita al sud una massa di risorse pari a 120 miliardi di euro di spesa pubblica in conto capitale, di cui poco più di 55 miliardi di euro di spesa straordinaria. A fronte di tante risorse, le distanze fra il Centro-Nord e il Sud del paese sono rimaste inalterate; anzi l'economia meridionale è diventata, in questi anni, meno competitiva. evidente la responsabilità delle classi dirigenti meridionali e del cattivo funzionamento del Titolo V della Costituzione. solo con il federalismo fiscale che avremo una effettiva assunzione di responsabilità da parte delle classi dirigenti delle regioni meridionali". "Alla nuova Banca del Mezzogiorno, che vorremmo operativa sin dalla ripresa dopo la pausa estiva, sta lavorando - sostiene il premier - il ministro Tremonti, che ha già reso note alcune coordinate dell'iniziativa". Il governo, come ha detto Tremonti, è convinto del fatto che "le banche che operano nel territorio ma non sono del territorio non bastano" perché "solo un ceto bancario radicato nel territorio ed espressione della classe imprenditoriale locale è in grado di effettuare una politica selettiva del credito" tale da rilanciare lo sviluppo del Mezzogiorno. Il progetto si fonderà sulla rete creditizia delle banche di Credito cooperativo, che nelle regioni del Sud sono presenti con oltre 600 sportelli che nel 2008 hanno raccolto 14,6 miliardi e ne hanno impiegati 10". Quanto alla vicenda dei fondi Fas, Berlusconi respinge le accuse: "I fondi non mancano, mancano i progetti in cui impiegare questi fondi. Il governo ha preferito utilizzare per servizi e attività a beneficio di tutto il Paese fondi che sarebbero rimasti ancora a lungo inutilizzati invece di introdurre nuove tasse ed alzare la pressione fiscale. Quanto al rapporto con le Regioni, siamo sempre aperti al dialogo. C'è piuttosto un atteggiamento preconcetto delle Regioni guidate dalla sinistra nei confronti del governo: è accaduto con il Piano Casa, sta accadendo con la riforma della Pubblica Amministrazione e con il piano per il Sud". Berlusconi aggiunge: "Conosco imprenditori straordinari che hanno realizzato cose eccellenti al Sud e sono pronti a investire ancora per creare nuovi posti di lavoro. Quello che ci chiedono è un efficiente sistema di infrastrutture, un contrasto efficace alla criminalità organizzata (e non l'antimafia delle chiacchiere e della retorica) e una fiscalità di vantaggio che attiri nuovi investimenti. Sono tre obiettivi che abbiamo fatto nostri". I settori su cui punterà il piano? "Infrastrutture, turismo, innovazione. Tutti settori che possono creare un gran numero di posti di lavoro anche per diplomati e laureati", risponde il premier.

Giacomo e Filippo, il sogno di New York Lorenzo e Paola, un ritardo li ha salvati

Posted: 09 Aug 2009 07:42 AM PDT


I due ragazzi morti nell'incidente sull'Hudson: a sinistra Giacomo Gallazzi, a destra Filippo Norelli

NEW YORK - Giacomo sorride ancora dalla pagina di Facebook che invita a spedire un messaggio. Filippo no, lo sguardo triste, una t-shirt cu cui campeggia un cuore grande così ma dietro di lui, in seconda fila, il teschio impresso sulla maglietta dell'amica. Fotoricordo dal web: ricordiamoli così, per l'ultima volta. Giacomo e Filippo non ci sorridono più, scomparsi nelle onde dell'Hudson, uccisi dal sogno normale di un volo nel cielo della metropoli più imprevedibile che c'è. New York se l'è mangiati così, un pomeriggio di un sabato qualunque d'agosto. Venivano da Bologna, Filippo Norelli era una colonna del liceo scientifico Sabin, Giacomo Gallazzi uno degli amici che si contano su quella lista infinita che è Facebook. Sono scomparsi in fondo al fiume, insieme a Fabio e a Michele, i genitori. E' morta anche la mamma di Giacomo, Tiziana Pedrone Gallazzi. Silvia Rigamonti, moglie di Michele Norelli e madre di Filippo si è invece salvata: temeva quel volo, non è voluta salire. E' salvo anche l'altro suo figlio, Davide, fratello di Filippo che non è andato a New York, dove sarebbe dovuto volare nei prossimi giorni. I due gruppi familiari erano partiti insieme il 4 agosto e sarebbero dovuti rientrare il 12 agosto: i Norelli al Trebbo di Reno, frazione di Castel Maggiore, grosso comune alle porte nord di Bologna, i Gallazzi a San Lazzaro di Savena, il primo comune a est del capoluogo emiliano. I due padri, insieme ad altri amici, erano ciclisti dilettanti, la domenica andavano in giro per i colli bolognesi sulle due ruote. A New York subito dopo erano stati raggiunti dal cugino Vittorio Norelli, che proprio oggi avrebbe dovuto ripetere il sorvolo turistico in elicottero su Manhattan. Tutti i bolognesi avevano prenotato da Bologna, 130 euro il costo a persona del volo, ed erano divisi tra gli entusiasti e i timorosi. Ne avevano parlato ai primi di agosto in una tavolata, di sera, davanti a un piatto di tagliatelle, insieme ad altri amici che non sono andati a New York.

Paola Casali con il figlio Lorenzo

I nomi delle vittime sono stati diffusi soltanto a tarda sera, nella notte inoltrata italiana. L'ambasciata di Washington e il consolato italiano di New York hanno fatto du tutto per proteggere la privacy di quelle famiglie distrutte da una gita normale. Due padri, due figli, una donna. Due ragazzi quasi della stessa età di Lorenzo Casali, 13 anni, il figlio di Paola, la donna scampata per un soffio alla tragedia: "Dovevo essere là", dice l'ingegnere romana, 43 anni "abbiamo tardato perché Lorenzo non ne voleva sapere di salite fin lassù e ha cinchischiato da Starbucks". Maurizio Ambrosini e gli uomini del consolato stanno facendo di tutto per alleviare la sofferenza degli amici e parenti rimasti. Vogliono tornare a casa, vogliono tornare in Italia. "Via, via, lasciateci in pace con il nostro dolore, lasciateci in pace". C'è solo rabbia e dolore tra i parenti e gli amici delle vittime. Protetti da un cordone di polizia nella bomboniera del Paramount, il boutique hotel nel cuore di Manhattan disegnato da Philip Starck, gli amici e i parenti dei Norelli e dei Gallazzi, le due famiglie amiche e unite anche nel dolore di questa incredibile disgrazia, non riescono a darsi pace. Tutto il gruppo aveva fatto il tour sull'Hudson, un destino incredibile per cinque di loro. Laura, la cugina di Filippo, 17 anni il 29 novembre, bionda come lui, non riesce a darsi ragione di quello che è successo. "No, vi prego, non vogliamo parlare di quel maledetto elicottero, basta". Ha perso il cugino, ha perso lo zio Michele, ha perso Giacomo, un amico vero, ha pianto anche i suoi genitori, Fabio e Tiziana, con cui ha diviso quella vacanza finita in un modo così assurdo. L'amica, Annalisa, annuisce.

Paola Casali con il figlio Lorenzo erano partiti tutti da Bologna, un gruppo unito per una vacanza che doveva essere bellissima: si sono ritrovate in un incubo più grande di loro. Dovevamo salire anche loro sull'elicottero della morte? Che cosa le ha fermate. "Lasciateci in pace, adesso basta, vergogna". Il padre della ragazza non riesce a controllare la sua ira. "Non ne possiamo più, lasciateci in pace, siete arrivati anche fin qui". Laura si rigira tra le mani nervosamente il nuovo iPhone, il trofeo di questa vacanza tragica. Sarà lunga e straziante questa giornata newyorchese. Torneranno presto in Italia, il tempo di sbrigare le pratiche dolorose. Avete bisogno di qualcosa? Possiamo essere di aiuto? Tutta l'Italia, in questo momento, è vicina... "Ci sono vicini in tanti, c'è tanta gente intorno a noi...". Le ragazze mostrano il gruppetto di poliziotti davanti alla porta. C'è pure un italoamericamo che parlicchia un po' di italiano. "Adesso basta, via davvero". Il padre della ragazza è furioso. Fuori piove: è il 9 agosto, ma New York è avvolta in una cappa di nuvole, pioggia e umidità. Bruttissima giornata. Le ragazze abbassano lo sguardo: "Lasciateci in pace".

La Repubblica

Tragedia in volo a New York

Posted: 09 Aug 2009 07:37 AM PDT


Disastro aereo a New York, le vittime italiane sono originarie del Bolognese

I cinque turisti erano sull'elicottero precipitato dopo lo scontro con il Piper. La Farnesina attiva una task force

NEW YORK - Erano tutti originari del Bolognese i cinque turisti italiani morti nel disastro aereo avvenuto sabato alle 18 (ora italiana) nel cielo di New York, sopra il fiume Hudson. Sono Tiziana Pedrone, Fabio e Giacomo Gallazzi (madre, padre e figlio di 45, 49 e 16 anni), Michele e Filippo Norelli (padre e figlio, di 52 e 16 anni). Erano a bordo dell'elicottero da turismo che si è scontrato con un Piper su cui viaggiavano due adulti e un ragazzino: in totale le vittime della tragedia sono 9. Finora sono stati recuperati quattro corpi. Anche il relitto dell'elicottero è stato localizzato e segnalato con tre boe rosse, mentre si stanno ancora cercando i resti del Piper. Il lavoro dei sommozzatori è complicato dalle acque torbide del fiume, dalla scarsa visibilità e dalle forti correnti. Tre dei corpi recuperati appartengono agli occupanti del Piper: sono il piccolo Brett Altman, nipote del pilota, Steven Altman, e figlio di Daniel, l'altro passeggero del piccolo aereo decollato dal New Jersey poco prima della collisione. Si sono invece salvate Silvia Rigamonti, moglie di Michele Norelli e madre di Filippo, e Paola Casali, romana di 42 anni, che aveva prenotato il tour sull'elicottero precipitato per sé e il figlio Lorenzo di 13 anni, ma è arrivata tardi all'eliporto.

NESSUN SUPERSTITE - Il sindaco di New York Michael Bloomberg ha escluso fin da subito la possibilità che vi siano sopravvissuti e ha detto che le operazioni sono rese complicate dalla fuoriuscita di carburante che rende scarsa la visibilità. La Farnesina, che già sabato sera aveva confermato la presenza di italiani a bordo dell'elicottero, ha attivato una task force presso il consolato italiano a New York. I familiari delle vittime italiane hanno raggiunto in serata l'ufficio del medico legale per le pratiche di identificazione. Lunedì incontreranno l'ambasciatore italiano negli Stati uniti, Giovanni Castellaneta, e il sindaco Bloomberg. Un funzionario dell'ambasciata di Washington è già in viaggio verso New York per seguire le operazioni di recupero e le indagini sulle cause dell'incidente. Il ministro Franco Frattini ha espresso «il proprio più sincero cordoglio e solidarietà alle famiglie delle vittime del tragico incidente. Il ministero degli Esteri - si legge in una nota - è vicino ai familiari e continuerà a fornire tutta la necessaria assistenza».

DINAMICA DELL'INCIDENTE - Il Piper Saratoga (lo stesso tipo di aereo su cui è morto John John Kennedy, inabissandosi nell'oceano nel 1999) era decollato dall'aeroporto di Teterboro, in New Jersey, ed era diretto a Ocean City, sempre in New Jersey. L'elicottero, un Eurocopter AS 350, si era da poco alzato da un eliporto sulla West Side di Manhattan e appartiene alla Liberty Tours, una compagnia di volo charter da turismo che gestisce escursioni sopra la Statua della Libertà, a Ellis Island e Manhattan, con prezzi che vanno dai 130 ai mille dollari. In 12 anni la compagnia ha registrato altri due incidenti. Un testimone ha detto che l'elicottero «è precipitato come un sasso», mentre l'aereo ha perso un'ala. Da una foto scattata da testimoni e diffusa dalla Fox si evince infatti che l'Eurocopter ha perso il controllo dopo essere stato colpito, probabilmente nella parte posteriore, da un'ala del Piper. Nell'immagine si vedono i due velivoli ancora in volo, ma privi di controllo: l'elicottero è senza il piccolo rotore posteriore, il Piper è senza l'ala destra. Altri testimoni hanno poi detto che l'elicottero è precipitato in verticale mentre l'aereo ha proseguito il suo volo cadendo nel fiume, ad alcune centinaia di distanza.

MESSAGGIO DA TERRA - È poi emerso che un pilota di elicotteri ancora a terra nell'eliporto della Liberty Tours aveva cercato di avvertire il collega ai comandi del velivolo che si è schiantato sull'Hudson che un piccolo aereo da turismo stava avvicinandosi pericolosamente. «Ha mandato un messaggio radio al pilota: "One-Lima-One. Hai un aereo ad ala fissa dietro di te". Ma dal pilota non c'è stata risposta» ha detto la presidente del National Transportation Safety Board. Dopo qualche istante la tragedia: il Piper ha colpito con l'ala destra l'altro velivolo facendolo precipitare e inabissandosi a sua volta nel fiume a poca distanza dal punto dove alcuni mesi fa un jet della Us Airways atterrò miracolosamente senza fare feriti. La NTSB ha aperto un'inchiesta che potrebbe richiedere settimane, se non mesi, per arrivare a una conclusione. Il pilota dell'elicottero precipitato si chiamava Jeremy Clark ed era di Lanoka Harbor, nel New Jersey.

PILOTA E IMPRENDITORE - Il pilota alla guida del Piper, Steven Altman, era un ricco imprenditore immobiliare di Filadeldia il cui padre, un veterano della seconda guerra mondiale, era anche stato un «angelo dei cieli». David Altman, padre di Steven e di Daniel (anche lui vittima dell'incidente), aveva cominciato a volare non giovane e si era distinto per il suo servizio con Angel Flight East, un gruppo di volontari che trasportano su piccoli aerei pazienti gravemente ammalati. Con Steven e Daniel ha perso la vita anche il figlio di Daniel, Doug, di 15 anni. La società immobiliare degli Altman possiede migliaia di appartamenti in New Jersey, Pennsylvania e Delaware e parecchi aerei. Steven Altman aveva preso la licenza di pilota nel 2001.

Corriere della Sera

A ti Pai

Posted: 09 Aug 2009 07:23 AM PDT


A TI PAI

(por Leila Ossola)


Pai
Sinto-te tão perto
A embalar meus sonhos e meus desejos
Mas você, Pai
Está tão longe
Repousando envolto em cálidas nuvens
Mas sei que a me espiar está.
Pai
Quantas vezes tu me inspirastes
E comigo conversastes
E agora Pai
Que serei sem ti?
Pai
Se tu podes ler agora
Por favor ajuda-me nesta hora
Pois sem teu amparo não sei viver.
Pai
Tantas coisas não chegastes a ver
E se tivestes visto estarias triste
Mas sei que tu a tudo observas
E mesmo envolto quase em trevas
Ainda a luz podes ver
Pai
Socorre-me nesta angústia
Que me chega ao peito
Apóia-me nos meus atos mais perfeitos
E chegue-se a mim mesmo que em pensamento.
Pai
Deixe que eu me deleite
Em sentir-te aqui perto
Faça com que paire sobre mim seu afeto
E me ampares de onde estiveres agora.



Homenagem do Blog do Ale'Italia e do Gruppo Ale'Italia de Genealogia Italiana a todos os pais e para quem ainda tem seu Pai.


Leila Ossola




A origem do Dia dos Pais

Posted: 09 Aug 2009 07:18 AM PDT


Ao que tudo indica, o Dia dos Pais tem uma origem bem semelhante ao Dia das Mães, e em ambas as datas a idéia inicial foi praticamente a mesma: criar datas para fortalecer os laços familiares e o respeito por aqueles que nos deram a vida.

Conta a história que em 1909, em Washington, Estados Unidos, Sonora Louise Smart Dodd, filha do veterano da guerra civil, John Bruce Dodd, ao ouvir um sermão dedicado às mães, teve a idéia de celebrar o Dia dos Pais. Ela queria homenagear seu próprio pai, que viu sua esposa falecer em 1898 ao dar a luz ao sexto filho, e que teve de criar o recém-nascido e seus outros cinco filhos sozinho. Algumas fontes de pesquisa dizem que o nome do pai de Sonora era William Jackson Smart, ao invés de John Bruce Dodd.

Já adulta, Sonora sentia-se orgulhosa de seu pai ao vê-lo superar todas as dificuldades sem a ajuda de ninguém. Então, em 1910, Sonora enviou uma petição à Associação Ministerial de Spokane, cidade localizada em Washigton, Estados Unidos. E também pediu auxílio para uma Entidade de Jovens Cristãos da cidade. O primeiro Dia dos Pais norte-americano foi comemorado em 19 de junho daquele ano, aniversário do pai de Sonora. A rosa foi escolhida como símbolo do evento, sendo que as vermelhas eram dedicadas aos pais vivos e as brancas, aos falecidos.

A partir daí a comemoração difundiu-se da cidade de Spokane para todo o estado de Washington. Por fim, em 1924 o presidente Calvin Coolidge, apoiou a idéia de um Dia dos Pais nacional e, finalmente, em 1966, o presidente Lyndon Johnson assinou uma proclamação presidencial declarando o terceiro domingo de junho como o Dia dos Pais (alguns dizem que foi oficializada pelo presidente Richard Nixon em 1972).

No Brasil, a idéia de comemorar esta data partiu do publicitário Sylvio Bhering e foi festejada pela primeira vez no dia 14 de Agosto de 1953, dia de São Joaquim, patriarca da família.

Sua data foi alterada para o 2º domingo de agosto por motivos comerciais, ficando diferente da americana e européia.

Em outros países
Pelo menos onze países também comemoram o Dia dos Pais à sua maneira e tradição.

Na Itália e Portugal, por exemplo, a festividade acontece no mesmo dia de São José, 19 de março. Apesar da ligação católica, essa data ganhou destaque por ser comercialmente interessante.

Reino Unido - No Reino Unido, o Dia dos Pais é comemorado no terceiro domingo de junho, sem muita festividade. Os ingleses não costumam se reunir em família, como no Brasil. É comum os filhos agradarem os pais com cartões, e não com presentes.

Argentina - A data na Argentina é festejada no terceiro domingo de junho com reuniões em família e presentes.

Grécia - Na Grécia, essa comemoração é recente e surgiu do embalo do Dia das Mães. Lá se comemora o Dia dos Pais em 21 de junho.

Portugal - A data é comemorada no dia 19 de março, mesmo dia que São José. Surgiu porque é comercialmente interessante. Os portugueses não dão muita importância para essa comemoração.

Canadá - O Dia dos Pais canadense é comemorado no dia 17 de junho. Não há muitas reuniões familiares, porque ainda é considerada uma data mais comercial.

Alemanha - Na Alemanha não existe um dia oficial dos Pais. Os papais alemães comemoram seu dia no dia da Ascensão de Jesus (data variável conforme a Páscoa) . Eles costumam sair às ruas para andar de bicicleta e fazer piquenique.

Paraguai - A data é comemorada no segundo domingo de junho. Lá as festas são como no Brasil, reuniões em família e presentes.

Peru - O Dia dos Pais é comemorado no terceiro domingo de junho. Não é uma data muito especial para eles.

Austrália- A data é comemorada no segundo domingo de setembro, com muita publicidade.

África do Sul - A comemoração acontece no mesmo dia do Brasil, mas não é nada tradicional.

Rússia - Na Rússia não existe propriamente o Dia dos Pais. Lá os homens comemoram seu dia em 23 de fevereiro, chamada de "o dia do defensor da pátria" (Den Zaschitnika Otetchestva).

Independente do seu lado comercial, é uma data para ser muito comemorada, nem que seja para dizer um simples "Obrigado Papai" !

Forte terremoto atinge Tóquio e arredores

Posted: 09 Aug 2009 07:10 AM PDT

Um terremoto de 7,1 graus na escala Richter atingiu hoje às 19h56 (7h56 de Brasília) a região de Tóquio e as províncias vizinhas, mas não há informações sobre vítimas ou danos materiais, nem foi ativado o alerta de tsunami. Relatos iniciais apontavam para um tremor de 6,9 graus, que foi corrigido para a magnitude atual.O epicentro do terremoto foi localizado no Oceano Pacífico, ao sul da região de Tokaido, a 340 quilômetros sob o leito marinho e foi sentido com bastante intensidade na capital japonesa e nas províncias de Chiba, Fukushima, Ibaraki, Tochigi, Saitama, informou a Agência Meteorológica do Japão. Em Tóquio, o terremoto teve uma força de 4 na escala japonesa que vai até 7 graus, por isso fez tremer edifícios, mas não foi informado de danos materiais de importância nem de vítimas. O tremor atingiu, mas com menor intensidade, a maior parte da ilha de Honshu, a ilha central e maior do arquipélago japonês. A área que o terremoto atingiu com mais força é uma das mais povoadas do Japão, onde as construções são projetadas para suportar tremores semelhantes ao registrado hoje, devido à frequência em que ocorrem terremotos. Em 5 de agosto, um terremoto de 6,5 graus na escala Richter atingiu o arquipélago de Okinawa, no sul do Japão, sem causar danos, mas outros tremores de 6,9 graus deixaram mortos em algumas ocasiões anteriores.


G1

Imigrantes em Leopoldina, MG

 

Imigrantes em Leopoldina, MG


Imigração e Família em Minas Gerais no final do século XIX

Posted: 09 Aug 2009 06:55 AM PDT

Este é o título do trabalho de Tarcísio Rodrigues Botelho, Mariângela Porto Braga e Cristiana Viegas de Andrade, publicado na Revista Brasileira de História vol. 27, nr. 54, em dezembro de 2007. Disponível aqui.

Traz uma análise bem interessante do perfil dos imigrantes que se dirigiram para Minas Gerais, especialmente no ano de 1896. Os dados foram extraídos dos Livros da Hospedaria Horta Barbosa e organizados em quadros que demonstram o predomínio de grupos familiares, além de informações sobre nacionalidade. Especificamente sobre italianos e espanhóis, são apresentados interessantes gráficos demonstrativos.

LinkWithin

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...