Newsletter Anno X n. 46 del 15 dicembre 2009
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Il nuovo Codice agricolo
"Riordino delle normative sull'attività agricola": si chiama così il nuovo Codice Agricolo approvato dal Consiglio dei Ministri l'11 dicembre 2009. Obiettivo del Codice, che dovrà passare ad un nuovo esame del CdM e successivamente a quello delle Camere, è semplificare e accorpare il quadro legislativo dell'agricoltura italiana, rendendo fruibile a tutti. Il codice agricolo, che si prevede possa essere operativo entro il prossimo febbraio, è frutto della collaborazione del Ministero delle Politiche agricole alimentari con il Ministero della semplificazione ed è stato coordinato con la Presidenza del Consiglio. Questo strumento normativo punta a facilitare l'accesso e la consultabilità di norme al servizio dello sviluppo della risorsa agricoltura. "Scopo della semplificazione normativa è di rendere prevedibile ai destinatari le conseguenze delle loro condotte, come accade già nella vicina Francia con risultati evidenti e tangibili in termini di efficienza amministrativa e, quindi, di facilità del fare impresa", ha sottolineato il Ministro Zaia. Sono state eliminate le leggi "fotocopia" ed è stata fatta chiarezza di tutti i contrasti giurisprudenziali finora emersi, anche alla luce delle sentenze abrogative della Corte costituzionale. Il Codice non comprende né norme di regolamenti comunitari né norme statali di competenza regionale. In qualche caso, per rendere il complesso di leggi omogeneo e chiaro, è stato necessario introdurre nuove norme, tanto nel Decreto che nel DPR di attuazione.
Censimento risorse idriche
È ora disponibile il censimento sui servizi idrici effettuato dall'ISTAT, presentato alla stampa il 10 dicembre 2009. Dalla rilevazione emergono interessanti informazioni, fra l'altro, sull'uso delle risorse idriche a scopo potabile e sul trattamento delle acque reflue urbane. Di particolare importanza è il dato sulla dispersione di acqua potabile. Considerato che l'acqua è un bene indispensabile per il benessere e per la stessa vitalità della popolazione, occorrerebbe ridurre al minimo gli sprechi; questo, tra l'altro, è uno degli obiettivi di servizio per le regioni del Mezzogiorno, dove si registrano le dispersioni più elevate, e che, entro il 2013, dovrebbero raggiungere un valore target di acqua non dispersa pari al 75% dell'acqua immessa nelle reti comunali. Le maggiori dispersioni si osservano in Puglia, Sardegna, Molise e Abruzzo; tra i comuni con più di 200 mila abitanti, Bari denuncia la maggiore dispersione di acqua immessa rispetto a quella erogata (106 litri in più per 100 litri erogati). Altro dato significativo contenuto nel censimento riguarda la depurazione delle acque reflue, rilevante per prevenire l'inquinamento delle falde sotterrranee, dei corpi idrici (fiumi, laghi e invasi) e delle acque marino-costiere e per garantire il benessere sanitario delle popolazioni. Le regioni che più hanno potenziato gli impianti di depurazione dal 1999 al 2008 sono Umbria e Basilicata, seguite da Lombardia, Liguria e Sardegna.
Relazione sullo Stato Sanitario del Paese 2007-2008
Il 10 dicembre 2009 presso il Ministero della Salute, il ministro Sacconi ed il vice ministro Fazio hanno presentato la "Relazione annuale sulla stato sanitario del Paese". La Relazione è la sintesi di un processo di cambiamento che mette la persona al centro del sistema salute. Il primo elemento che emerge dalla Relazione è la forte accelerazione delle iniziative in materia di prevenzione. Infatti, oggi, si ritiene essenziale puntare sulla modifica degli stili di vita, lotta al tabagismo e all'alcolismo. In particolare l'Italia, come altri paesi Europei, adotta strategie per migliorare la relazione tra ambiente e salute, perseguendo obiettivi di miglior tutela della salute fisica e mentale, specie per gli adolescenti ed i giovani. Sono state avviate politiche di miglioramento della nutrizione e della sicurezza alimentare delle popolazioni, con particolare riferimento all'infanzia. Al 1° gennaio 2009 si stima che la popolazione residente in Italia abbia superato il traguardo storico dei 60 milioni. L'indice di vecchiaia (cioè il rapporto tra popolazione di ultrasessantaquattrenni e quella con meno di 15 anni) nel 2009 è pari a 143%. Il processo di invecchiamento investe tutte le regioni d'Italia, ma più quelle settentrionali e centrali. Si è passati da una speranza di vita che era (nei primi anni '90) di circa 74 anni per gli uomini e di 80 per le donne a 78,4 e 84 anni, rispettivamente per gli uomini e per le donne nel 2006. La mortalità infantile è in continua diminuzione dal 2001 al 2006, passando (a livello nazionale) da 4,9 decessi per mille nati vivi del 2001 a 4,1 nel 2006 per i maschi e da 4,2 a 3,2 decessi per mille nati vivi per le femmine, rispettivamente dal 2001 al 2006.
Proprietà intellettuale e competitività delle PMI
Si è svolta a Roma il 10 e 11 dicembre 2009, presso la sede del Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro, la "Conferenza internazionale sulla Proprietà Intellettuale e la competitività delle micro e piccole e medie imprese", patrocinata dalla Presidenza della Repubblica, e organizzata e finanziata da CNEL, Ministero degli Esteri, Ministero dello Sviluppo Economico, dall'Organizzazione Mondiale per la proprietà Intellettuale delle Nazioni Unite e dall'Ufficio Brevetti e Marchi degli Stati Uniti. Il passaggio all'economia della conoscenza, la forza economica delle Micro, Piccole e Medie imprese; l'innovazione, il sistema dei diritti della proprietà intellettuale e il rapporto con la competitività: queste le tematiche al centro della Conferenza. L'Italia è uno dei principali attori innovativi al mondo, con circa 11 mila domande di brevetto presentate ogni anno all' "Ufficio italiano brevetti e marchi". Le imprese italiane perseguono una tipologia di innovazione soprattutto di tipo incrementale e non formalizzata, che consente di esportare ed essere competitive. L'obiettivo è la crescita della consapevolezza delle opportunità che un'adeguata conoscenza del sistema dei diritti della proprietà intellettuale può fornire in termini di competitività, per mantenere un ruolo centrale nello sviluppo dell'economia della conoscenza del XXI secolo.
Servizio telematico "Un consiglio per i giovani"
Operativo dal 10 dicembre 2009 un servizio telematico di consulenza e informazione istituzionale, indirizzato ai giovani e fornito gratuitamente dal Consiglio Nazionale del Notariato, grazie a un accordo con il Ministero della Gioventù. Il servizio è accessibile sia dal sito web del Ministro della Gioventù che da quello del Notariato italiano e mette a disposizione dei giovani, per garantire il loro diritto al futuro, i suoi contenuti on line, nonché l'esperienza e le idee del notariato italiano sui temi della casa, del mutuo, dell'impresa, della famiglia, degli stranieri e dell'accesso alla professione notarile. Il servizio è aperto a tutti i giovani ed è caratterizzato, oltre che da una serie di pagine informative dedicate ai temi oggetto dell'accordo, da un servizio di risposte a quesiti che potranno inviare direttamente ai notai che presteranno il servizio di consulenza. Il protocollo d'intesa, firmato il 10 dicembre a Palazzo Chigi, tra il Ministro della Gioventù, Giorgia Meloni e il Presidente del Consiglio Nazionale del Notariato, Paolo Piccoli, è il risultato di un confronto iniziato nella comune consapevolezza dell'utilità di una collaborazione per avviare iniziative congiunte a favore dei giovani. La collaborazione istituzionale tra il Ministro della Gioventù e il Notariato prevede, inoltre, l'avvio di ulteriori iniziative comuni di formazione, comunicazione e approfondimento scientifico a supporto delle politiche di sostegno ai giovani, anche al fine del miglioramento della normativa attualmente in vigore.
Viaggi in treno, da un Regolamento europeo più garanzie per i cittadini
I viaggiatori che utilizzano il treno per i loro spostamenti all'interno dell'Unione europea sono oggi più tutelati: è, infatti, entrato in vigore, il 3 dicembre 2009, il Regolamento CE 1371/2007 che stabilisce i diritti fondamentali delle persone che viaggiano e impone una serie di obblighi alle società ferroviarie. Le persone disabili o con mobilità ridotta devono vedersi garantire il loro diritto al trasporto, perciò le imprese ferroviarie e i gestori delle stazioni devono predisporre un'adeguata assistenza e un accesso non discriminatorio ai treni; viene rafforzato il diritto dei passeggeri a ottenere un risarcimento quando i loro bagagli vengono smarriti o danneggiati, o nel caso in cui il loro viaggio venga cancellato o subisca un ritardo. Il risarcimento minimo ammonta al 25% del prezzo del biglietto per ritardi da una a due ore e al 50% del prezzo del biglietto per ritardi superiori alle due ore; i passeggeri delle ferrovie devono essere informati in maniera esauriente prima e durante il loro viaggio, ad esempio in merito ad eventuali ritardi; deve essere reso più agevole l'acquisto dei biglietti ferroviari; le società ferroviarie e i gestori delle stazioni devono garantire la sicurezza personale dei passeggeri nelle stazioni ferroviarie e sui treni; gli Stati membri devono garantire ai passeggeri la possibilità di presentare una denuncia ad un organo indipendente, quando questi ultimi ritengano che i loro diritti non siano stati correttamente applicati. Imprese ferroviarie, gestori delle stazioni e tour operator devono informare i passeggeri in merito ai diritti e agli obblighi previsti dal Regolamento.
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