terça-feira, 24 de novembro de 2009

II Encuentros de Genealogía e Historia local

El día 28 de noviembre de 2009 tendrán lugar en Irun (FICOBA) los II Encuentros de Genealogía e Historia local organizados por las asociaciones Antzinako y GHFPBAM. La entrada es libre y gratuita.


Los expositores asistentes presentarán sus novedades al público en los distintos stands. Podremos encontrar asociaciones genealógicas (además de las organizadoras estarán presentes el Cercle Généalogique des Pyrénées-Atlantiques, Familysearch, Centre d'Etude du Protestantisme Bearnais, Asociación de Genealogía e Historia local del Bajo-Adour, Genealogía e historia local del sudoeste de las Landas), asociaciones culturales (Jakintza, Luis de Uranzu Kultur Taldea), Archivos (Archivo del Patrimonio inmaterial, Archivo municipal de Bergara), Editoriales (Lizardi, Mogrobejo), Empresas de software genealógico (ListGene), genealogistas profesionales (Jean-Pierre Cazaux). Se informará también sobre genealogía molecular y se presentarán obras de algunos expertos en toponimia y oiconimia.

Los asistentes podrán inscribirse en los talleres organizados para la ocasión: Empiezo mi genealogía francesa (francés/castellano); Publico listas rápidas en ListGene (francés/castellano); Busco en los Archivos Departamentales 64 (francés); Busco en los Archivos de Navarra (castellano); Busco en los Archivos de Guipúzcoa (castellano y francés); Presentación del Archivo de Patrimonio inmaterial de Navarra (castellano); Indexación de la base FamilySearch (castellano); Utilización de la página www.antzinako.org (francés/castellano); Utilización de la página www.ghfpbam.org (francés/castellano).

Se presenta además la obra de Martín Goikoetxea, Goiko, en una exposición fotográfica que tiene por título A través del Bidasoa. Se han seleccionado fotos con un carácter etnográfico que el autor ha ido realizando a lo largo de los años.
 
http://blog.plusgenealogia.com/index.php/post/2009/11/II-Encuentros-de-Genealogia-e-Historia-local.html

domingo, 22 de novembro de 2009

Arquivos portugueses no seu computador


Colégio Brasileiro de Genealogia

Fundado em 24 de junho de 1950
Rio de Janeiro

Tendo recebido mensagem da coirmã ASBRAP sobre registros portugueses já disponíveis online, o CBG a complementa e com isto "refresca" informação já anteriormente enviada aos associados:


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PROCESSOS DO SANTO OFÍCIO
O Arquivo Nacional da Torre do Tombo, iniciou, em Setembro de 2008, a digitalização dos processos do Santo Ofício da Inquisição de Lisboa, através do apoio, na figura de mecenato, da Rede Eléctrica Nacional (REN). O objetivo é a digitalização e disponibilização na Internet de cerca de 19.000 processos e 800 livros da Inquisição de Lisboa. Para ler os processos em sua casa, do computador, acesse a seguinte página da Internet: http://digitarq.dgarq.gov.pt/


REGISTROS PAROQUIAIS
Os arquivos distritais de Portugal estão digitalizando os registros paroquiais (batizados, casamentos e óbitos) de seus acervos.

Há uma página que os reúne todos. Para ler os registros paroquiais em sua casa, do computador, acesse: http://etombo.com/

Permanentemente atualizada, esta é uma página particular, que os disponibiliza numa iniciativa de grande valor. Eis a listagem dos distritos e sua respectiva digitalização disponível, atualização de 15 de novembro:

Açores (0)

Aveiro (2)

Beja (0)

Braga (27)

Bragança (0)

Castelo Branco (0)

Coimbra (5218)

Evora (0)

Faro (0)

Guarda (2)

Leiria (91)

Lisboa (3565)

Madeira (1)

Portalegre (0)

Porto (20572)

Santarem (0)

Setubal (0)

Viana do Castelo (24)

Vila Real (7868)

Viseu (0)

Que essas facilidades - que permitem aos pesquisadores do Brasil acesso à documentação primária, antes distante - se traduza em novos trabalhos de Genealogia e de História.

terça-feira, 10 de novembro de 2009

Governo Italiano - Notizie dal Governo - Newsletter anno X n. 41



Newsletter Anno X n. 41 del 10 novembre 2009

Audio newsletter

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Crocefisso nelle scuole: ricorso contro sentenza Corte Europea

Il crocefisso è uno dei simboli della nostra storia e della nostra identità e la cristianità rappresenta le radici della nostra cultura, quello che oggi siamo. L'esposizione del crocefisso nelle scuole deve quindi essere vista, anche più che in senso religioso, in riferimento alla storia e alla tradizione dell'Italia, perché la presenza del crocefisso rimanda ad un messaggio morale che non lede la libertà di aderire o no alla religione cristiana. Identità, cultura, storia, tradizione: queste le parole chiave per reinterpretare la sentenza della Corte europea dei diritti dell'Uomo, che chiama in causa il governo italiano. Contro la sentenza del 3 novembre 2009, il Governo - dopo la decisione presa nel Consiglio dei ministri il 6 novembre - ha ufficialmente chiesto il riesame del caso. La sentenza della Corte europea si basa sull'art.9 della Convenzione europea per i diritti dell'uomo ("Libertà di pensiero, di coscienza e di religione") e dell'art. 2 del Protocollo 1 ("Diritto all'istruzione"), che comporterebbero l'obbligo dello Stato di astenersi dall'imporre (anche indirettamente), credenze, nei luoghi in cui le persone siano a suo carico o particolarmente vulnerabili. Nell'ordinamento italiano l'esposizione del crocefisso è regolamentata dal decreto legislativo 297/1994 (Testo unico delle disposizioni legislative vigenti in materia di istruzione, relative alle scuole di ogni ordine e grado). Tali norme seguono la tradizione del nostro Paese e sono retaggio di norme più antiche, come il R.D. 26-4-1928 n. 1297 ("Approvazione del regolamento generale sui servizi dell'istruzione elementare") ed il R.D. 30-4-1924 n. 965 ("Ordinamento interno delle Giunte e dei Regi istituti di istruzione media"). D'altra parte la nostra Costituzione in più punti considera il tema della religione, per es., negli art. 3, 8, 19; né va dimenticato quanto affermato dall'art. 7 circa i rapporti fra lo Stato e la Chiesa cattolica, regolati dai Patti Lateranensi, le cui modificazioni "accettate dalle due parti, non richiedono procedimento di revisione costituzionale".




Ponte sullo stretto, via libera dal Cipe

Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli, ha annunciato che "i lavori del Ponte sullo Stretto di Messina inizieranno il 23 dicembre di quest'anno per terminare nel 2016. L'apertura del ponte è prevista per il primo gennaio 2017. Le risorse per far partire il progetto - stanziate con il decreto legge n.78/2009 - hanno ricevuto il via libera del Cipe nella riunione del 6 novembre scorso. A disposizione ci sono milletrecento milioni di euro. Si partirà con i primi lavori propedeutici alla realizzazione del manufatto che riguarderanno lo spostamento della linea ferroviaria di Cannitello nei pressi di Villa San Giovanni, in un'area dove sorgerà un pilone del Ponte. Da Gennaio 2010 partiranno anche i primi cantieri sul versante siciliano, con la realizzazione di un raccordo autostradale a Messina. L'opera costerà circa 6,3 miliardi di euro - la cifra non si discosta molto da quanto preventivato già nel 2003 - e sarà finanziata in gran parte con capitali privati, attraverso il project financing. Secondo il ministro Matteoli, il Ponte "a caduta riuscirà a migliorare le infrastrutture sia in Sicilia che in Calabria". Il progetto del ponte sullo stretto di Messina, come è noto, aveva avuto una battuta d'arresto nel 2006, con la finanziaria per il 2007 che aveva stralciato l'opera dalle priorità del programma di governo. In conseguenza, di tale decisione si era aperto un contenzioso con le imprese aggiudicatarie dell'opera. Il governo attuale, in carica da maggio 2008, ha ridato centralità al progetto reinserendolo nel programma delle infrastrutture strategiche e dopo aver chiuso il contenzioso con le imprese ha deliberato il primo stanziamento.




Unione europea verso l'entrata in vigore del Trattato di Lisbona

Con la firma di ratifica da parte della Repubblica Ceca comincia la nuova fase dell'Unione europea, che così acquista una propria personalità giuridica. L'adesione al trattato di Lisbona istituisce le figure del Presidente del Consiglio europeo e dell'Alto rappresentante degli affari esteri. Il Presidente durerà in carica d'ora in poi per due anni e mezzo, con il potere di rappresentare l'UE nelle sedi internazionali e il compito specifico di garantire la preparazione e la continuità dei lavori del Consiglio. L'Alto rappresentante per gli affari esteri e la politica di sicurezza avrà il doppio incarico di mandatario del Consiglio per la politica estera e la politica di sicurezza comune, e di vicepresidente della Commissione, responsabile delle relazioni interne. Maggiori poteri avrà il Parlamento europeo il cui numero di componenti sarà ridotto ad un massimo di 751 e interverrà in maniera determinante soprattutto in tema di giustizia, sicurezza, immigrazione, trattati internazionali e bilancio. Il numero dei deputati sarà determinato in base al numero degli abitanti di ogni singolo Paese. Uno spazio importante tra gli obiettivi comuni dei 27 Paesi componenti l'Unione è dato alla politica energetica e alla politica ambientale. In campo sanitario, è prevista la possibilità di introdurre misure volte direttamente a tutelare la salute dei cittadini, mentre vengono incentivati gli Stati membri a predisporre misure di sorveglianza e di allarme contro gravi minacce per la salute a carattere transfrontaliero.




Influenza A: le azioni del Governo e la campagna interattiva

L'11 giugno 2009 l'Organizzazione mondiale di sanità ha dichiarato lo stato di pandemia influenzale causata da un nuovo virus influenzale A/H1N1 che si è diffuso da marzo 2009 a partire dal Messico in tutto il mondo. Queste le principali azioni assunte dal Governo. Nella prima fase della diffusione della malattia sono state applicate misure di controllo e contenimento dell'infezione. Tra le misure più efficaci si ricorda la pronta identificazione dei casi nei viaggiatori provenienti da zone infette, la profilassi dei loro contatti stretti, la promozione di regole igieniche. Il Governo ha poi predisposto una strategia vaccinale per fronteggiare l'ondata epidemica in atto nella stagione influenzale 2009-2010 ed eradicare l'epidemia nel nostro Paese. È prevista la vaccinazione del 40% della popolazione italiana a partire dai lavoratori dei servizi essenziali e delle categorie a rischio di complicanze (bambini e adulti con malattie croniche nella fascia di età dai 6 mesi ai 64 anni, donne in gravidanza nel secondo e terzo trimestre). Il Ministero dispone di quaranta milioni di dosi di farmaci antivirali che sono progressivamente incapsulate e distribuite alle Regioni in base alla necessità. A partire dal 19 ottobre 2009 la sorveglianza dell'influenza è basata sul sistema Influnet, che raccoglie i casi della rete dei medici sentinella registrati tra i propri assistiti nonché i dati sui virus circolanti dalla rete dei laboratori accreditati. Per conoscere meglio il virus è attivo il sito www.fermailvirus.it. Informazioni possono essere chieste anche al numero 1500 (attivo dal lunedì al venerdì, dalle ore 8 alle 18).




Ict nella Giustizia: i risultati raggiunti e i prossimi passi

I ministri della Giustizia, Alfano e dell'Innovazione nella PA, Brunetta, in conferenza stampa a Palazzo Chigi, hanno fatto il punto sullo stato dell'avanzamento dei lavori e sul raggiungimento degli obiettivi prefissati nel protocollo d'intesa firmato lo scorso anno per rendere più efficiente il sistema Giustizia. Uno dei risultati già conseguiti è la digitalizzazione di tutti gli atti depositati alla cancelleria del giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Roma. La pratica del tribunale romano sarà estesa ad altre realtà nazionali e quello che si fa già con successo presso la cancelleria del Gip sarà integrato anche nelle fasi successive del giudizio. Richiedere e ricevere le carte, quando sono a disposizione delle parti, tramite la rete è un traguardo che sarà raggiunto grazie alla diffusione della Posta elettronica certificata. La Prima Sezione Penale del Tribunale romano ha anche accettato di inviare le trascrizioni degli interrogatori tramite posta elettronica, eliminando costose richieste di materiale cartaceo, ed evitando agli avvocati di recarsi fisicamente presso le Cancellerie. Dal 15 novembre 2009 il Tribunale di Verona sarà il primo tribunale telematico per il processo esecutivo civile (esecuzioni mobiliari, immobiliari e fallimentare). Il 1 dicembre l'efficacia legale del processo esecutivo telematico sarà attribuita anche ai Tribunali di Milano, Genova, Brescia e Padova, mentre il sistema delle comunicazioni elettroniche per il processo civile sarà operativo presso il Tribunale di Rimini.




Young Blood 2008: la giovane creatività italiana nel mondo

Presentato il 5 novembre 2009 a Palazzo Chigi dal ministro Giorgia Meloni Young Blood 08, annuario dei giovani talenti italiani premiati nel mondo. Giunto alla seconda edizione, con il sostegno ed il patrocinio del ministro della Gioventù, è la prima esauriente raccolta dei concorsi di arte e creatività e delle aziende che li sostengono. Young Blood 08 è composto da 512 pagine, in italiano ed inglese. 190 schede contengono le biografie dei premiati, una breve descrizione del concorso che li ha qualificati e le motivazioni del premio ottenuto. 30 schede sono dedicate al profilo dei concorsi più rilevanti e ai premi nel settore del web, della comunicazione pubblica e della ricerca. Le opere contenute nel volume, come nell'edizione precedente, sono state scelte grazie alla collaborazione di un comitato scientifico composto da personalità note ed affermate della creatività e del management culturale. L'Annuario dei talenti italiani premiati nel mondo è distribuito nei migliori book shop di arte e creatività. Inoltre per iniziativa del Ministro della Gioventù, da quest'anno viene indirizzato anche ai centri di informazione per i giovani, nelle biblioteche, negli uffici di comunicazione istituzionale in Italia e all'estero. Young Blood 2008 è nato dall'incontro tra il gruppo di produzione multimediale IRON Productions ed una giovane società specializzata nell'editoria creativa che pubblica da sette anni Next Exit, Creatività e Lavoro.

segunda-feira, 9 de novembro de 2009

40 anos de Internet, por Marcelo Gleiser

 
São Paulo, domingo, 08 de novembro de 2009

+ Marcelo Gleiser

40 anos de internet


Será que a tecnologia está redefinindo quem somos?

Faz 40 anos que os computadores de Leonard Kleinrock, da Universidade da Califórnia em Los Angeles, e de Douglas Engelbart, do Instituto de Pesquisas na Universidade de Stanford, foram conectados por uma "linha especial" da Arpanet, um sistema de apenas quatro computadores que faziam parte de um projeto do Departamento de Defesa dos EUA.
Com o passar dos anos, o sistema exclusivo de tráfego de informação evoluiu, saiu dos laboratórios de cientistas para o público e hoje é conhecido como internet.
Não há dúvida de que a internet está transformando o mundo, de que vivemos em meio a uma revolução. A questão, ou uma delas, é que tipo de revolução é essa: será que a internet pode ser comparada, por exemplo, ao telefone ou ao carro, ou mesmo à imprensa de tipo móvel, que revolucionou o livro? Ou será que ela pertence a outra classe de tecnologia, que não só transforma a sociedade mas que vai além, redefinindo quem somos?
A questão é complicada, difícil até de ser formulada. O telefone e o carro transformaram o modo como as pessoas se comunicavam, iam ao trabalho, viajavam, viam o mundo. Como toda tecnologia que se torna de uso público, primeiro começaram pequenos, com alcance limitado: eram poucas as linhas telefônicas e as estradas.
Aos poucos, as coisas foram crescendo e, em meados do século 20, telefones e estradas estavam pelo mundo todo. Uma diferença bem importante é que a internet, por ser acessível por computadores, é bem mais aberta aos jovens. Telefones celulares também; os jovens têm a sua privacidade, o seu espaço virtual separado do dos pais e irmãos. A comunicação é tão fácil e rápida que chega a tornar o contato direto, em carne e osso, desnecessário.
Talvez seja uma preocupação dos meus leitores mais velhos, que, como eu, nutriam as amizades no campo real e não por meio de sites como Facebook e Twitter, mas será que a internet nos fará desaprender como nos relacionar diretamente com outros seres humanos?
Deixando esse tipo de preocupação de lado, se olharmos para a história da civilização, veremos que podemos contá-la como uma história da tecnologia. À medida que novas tecnologias foram sendo desenvolvidas, do controle do fogo e da rotação de terra na agricultura até a roda, o arado e os transistores e semicondutores usados em aparelhos eletrônicos, nossa história foi, em grande parte, determinada pelas nossas máquinas. Valores e interesses mudam, e visões de mundo se transformam de acordo com nossos instrumentos.
O Homo habilis, nosso ancestral que usou ferramentas pela primeira vez, evoluiu rumo ao Homo sapiens e, agora, este se transforma no Homo conectus. Será que nossos avanços tecnológicos são, hoje, a principal mola da nossa evolução como espécie? Nesse caso, será que a tecnologia está redefinindo o que significa ser humano?
Descontando uma grande devastação biológica, como uma epidemia de proporções globais ou um cataclismo climático ou ecológico, somos donos da nossa evolução: nossa transformação como espécie ocorre muito menos devido a mutações aleatórias e ao processo de seleção natural do que, por exemplo, devido a um maior intercâmbio racial, à melhor alimentação e aos avanços da medicina, à integração de tecnologias diversas com o corpo (marca-passos, órgãos e membros artificiais) e com a mente (drogas que mudam nossas emoções, implantes nos olhos e ouvidos, chips no cérebro).
A internet talvez represente uma nova fronteira, a da integração coletiva da humanidade a um nível sem precedentes. Se não no mundo real, ao menos no virtual.

MARCELO GLEISER é professor de física teórica no Dartmouth College, em Hanover (EUA), e autor do livro "A Harmonia do Mundo"
 
 
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As invasões francesas em debate na BN


Boletim eletrônico da Revista de História da Biblioteca Nacional

Outubro / 2009





Invasões francesas


A colonização francesa no Brasil será o tema do próximo encontro da série Biblioteca Fazendo História, promovido pela Revista mensalmente no auditório Machado de Assis da Biblioteca Nacional (R. México s/n, Centro, RJ). A ser realizado no próximo dia 3 de novembro às 16h, o debate contará com a presença de Julio Bandeira, pesquisador do Ministério da Cultura, e Luiz Fabiano de Freitas Tavares, professor da Universidade Castelo Branco e autor do artigo 'Guerra santa na Guanabara', publicado na edição de outubro.

A palestra é gratuita e terá transmissão ao vivo em vídeo pelo site Instituto Embratel e pelo twitter, onde os internautas também poderão dirigir perguntas aos convidados. Após o encontro, serão distribuídos certificados aos participantes que solicitarem.


Vale tudo não é nada


No Dia Nacional do Livro, o poeta Ferreira Gullar critica o vale tudo na arte contemporânea, afirma uma conivência da crítica e comenta o incêndio recente nas obras do artista Hélio Oiticica. Na década de 60, Gullar propôs a Hélio uma exposição para destruir as obras de ambos. [ leia mais ]


Querido inimigo


Segundo Lula, Jesus Cristo teria que se aliar a Judas para governar o país. Apesar de improváveis, alianças com inimigos são constantes na história política do Brasil. O historiador Daniel Aarão comenta as declarações e a trajetória de pactos inusitados. [ leia mais ]


Hoje funk, ontem samba



Discriminada pelo Estado, a batida que vem das favelas enfrenta os mesmos percalços pelos quais o samba passou no início do século passado. Apesar da queda da proibição aos bailes funks, o ritmo ainda não possui o reconhecimento devido, segundo seus artistas. [ leia mais ]


Guerra do Paraguai


O jornalista escocês Denis Wright fala sobre a experiência de dirigir um documentário sobre a Guerra do Paraguai, o maior conflito da América do Sul. "Nós visitamos lugares importantes na guerra, como a Fortaleza de Humaitá, que impediu a entrada dos aliados por muito tempo. Nós fomos e tudo parece meio abandonado. Nos Estados Unidos, lugares históricos são grandes locais de visitação turística", critica. [ leia mais ]

Fernando de Azevedo


Criador da série Brasilianas e pioneiro no estudo de Durkheim no país, o autor ajudou a divulgar nomes como Capistrano de Abreu e Euclides da Cunha. Seu legado na educação permanece vivo até os dias de hoje. Alexandre Camargo traça um perfil do intelectual. [ leia mais ]

Binot, o primeiro francês



Os passos de Binot Paulmier de Gonneville, o primeiro francês a desembarcar em terras brasileiras, podem ser refeitos através dos diversos acervos das bibliotecas digitais. O historiador Renato Venâncio guia os internautas nesta expedição. [ leia mais ]


Preservação acelerada



Em Ouro Preto, Lula lançou o PAC das Cidades Históricas. Continuação do programa Monumenta, a iniciativa pretende conciliar preservação de patrimônio e desenvolvimento das cidades. "Não se trata apenas de recuperar monumentos, mas também investir no desenvolvimento econômico dos municípios", afirmou o presidente. [ leia mais ]

Governo Italiano - Notizie dal Governo - newsletter anno X n. 40


Newsletter Anno X n. 40 del 3 novembre 2009

www.governo.it notizie@governo.it



Audio newsletter
In questo numero:


Riforma dell'Università italiana

Il 28 ottobre 2009 il Consiglio dei Ministri ha approvato il Disegno di legge, presentato dal Ministro dell'Istruzione, Università e Ricerca scientifica, Mariastella Gelmini, che riforma il sistema universitario. Entro sei mesi dall'approvazione della legge le università dovranno approvare statuti con determinate caratteristiche, delle quali segnaliamo le più salienti: sarà adottato un codice etico; ci sarà un nucleo di valutazione d'ateneo a maggioranza esterna; saranno gli studenti ad esprimere una valutazione dei professori, determinante per l'attribuzione dei fondi alle università da parte del ministero. Quanto alla riorganizzazione interna: forte riduzione delle facoltà (al massimo 12 per ciascun ateneo); l'abilitazione nazionale sarà la condizione per l'accesso all'associazione e all'ordinariato; l'abilitazione a professore avrà cadenza annuale; l'attribuzione dell'abilitazione avverrà in base a criteri di qualità, stabiliti con Decreto Ministeriale; sarà netta la distinzione tra reclutamento e progressione di carriera: entro una quota prefissata (1/3) i migliori docenti dell'ateneo che conseguono l'abilitazione nazionale al ruolo superiore potranno essere promossi con meccanismi meritocratici; sarà messa a bando pubblico per la selezione esterna una quota importante (2/3) delle posizioni di ordinario e associato; saranno semplificate le procedure per i docenti di università straniere che vogliano partecipare alle selezioni per posti in Italia. Inoltre: revisione e semplificazione della struttura stipendiale del personale accademico; revisione degli assegni di ricerca; abolizione delle borse post-dottorali; nuova normativa sulla docenza a contratto; chiarificazione delle norme sul collocamento a riposo dei docenti. Per finire: gli atenei in dissesto finanziario saranno commissariati; le risorse saranno trasferite dal Ministero in base alla qualità della ricerca e della didattica; gli scatti stipendiali saranno riconosciuti solo ai professori migliori.

Dossier "Riforma dell'Università italiana"



Riforma del processo civile, mediazione controversie civili e commerciali

La mediazione delle controversie civili e commerciali è il nuovo istituto giuridico proposto dal ministro della giustizia, Angelino Alfano, in attuazione di una delle deleghe date al governo per la riforma del processo civile. La mediazione mira a indurre le parti al ripristino in funzione dei loro interessi, cioè a mediare tra le parti che possono ancora avere degli interessi in comune. In alcune materie particolarmente conflittuali la mediazione sarà obbligatoria prima di avviare un giudizio civile in tribunale (p. e., liti in materia di condominio e locazione, contratti bancari, finanziari e assicurativi). In tutte le altre materie, la mediazione sarà esperibile o su volontaria scelta delle parti, o su invito del giudice che, nel corso di un processo, ritiene possibile trovare, entro 120 giorni, una conciliazione tra le parti con l'aiuto di un mediatore. Qualora l'accordo non venga raggiunto, il mediatore farà una proposta finale di risoluzione della controversia: spetterà alle parti accettare o no. È da tener presente che, se la sentenza del giudice che interviene in mancanza di un accordo tra le parti corrisponde alla proposta finale del mediatore, le spese del processo saranno sopportate dalla parte che ha rifiutato la soluzione conciliativa. L'organismo dove il mediatore presterà la sua opera sarà vigilato dal Ministero della Giustizia. Il decreto legislativo sulla mediazione civile passa ora all'esame delle Commissioni parlamentari competenti per poi tornare in Consiglio dei Ministri per il via libera definitivo.





Via libera al rifinanziamento delle missioni all'estero

Il Consiglio dei ministri n. 67 ha approvato il decreto di rifinanziamento delle missioni internazionali per il periodo 1 novembre - 31 dicembre 2009. Il decreto autorizza una spesa complessiva di 224,8 milioni di euro a fronte di una disponibilità residua di 181 milioni. La differenza sarà coperta con un'integrazione a carico dei bilanci dei ministeri degli Esteri e della Difesa. L'importo del rifinanziamento delle missioni internazionali ha spiegato il ministro La Russa in una conferenza stampa a Palazzo Chigi, è leggermente maggiore rispetto a quanto previsto qualche mese fa, in virtù della permanenza di 400 militari inviati in Afghanistan per le elezioni presidenziali. Il decreto si basa su una presenza di 3.150 militari italiani in Afghanistan, e 2.080 in Libano (con una riduzione minima di 20 unità). Il ministro della Difesa, La Russa, ha espresso soddisfazione per l'approvazione da parte della Camera, il 27 ottobre, del Disegno dei legge relativo all'istituzione della giornata in ricordo dei militari e dei civili caduti nelle missioni internazionali di pace. La proposta prevede l'istituzione della solennità civile il 12 novembre, da ricordarsi nelle scuole di ogni ordine e grado. È anche prevista l'organizzazione di convegni, incontri e dibattiti. L'auspicio del ministro è che il disegno di legge diventi legge prima del 12 novembre, anniversario dell'attentato alla caserma di Nassiriya, dove persero la vita diciassette militari e due civili italiani.




Fondo di garanzia per i nuovi nati ai nastri di partenza

Tutte le famiglie che hanno un bambino nato o adottato nel 2009, 2010 e 2011 possono chiedere un prestito garantito di 5.000 euro a tassi agevolati. L'iniziativa è diventata operativa con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del relativo regolamento. Le risorse finanziarie stanziate sono circa 85 milioni di euro per il triennio; il decreto definisce le modalità per richiedere il prestito e attivare il Fondo di garanzia. Sono ammessi alla garanzia del Fondo le operazioni di finanziamento a favore dei soggetti esercenti la potestà genitoriale; nel caso di potestà o affido condiviso è consentito un solo prestito. I finanziamenti hanno una durata non superiore a cinque anni. Possono effettuare le operazioni di finanziamento garantite dal Fondo le banche e gli intermediari finanziari. La garanzia del Fondo è concessa nella misura del 50 per cento del finanziamento ed è incondizionata, irrevocabile ed a prima richiesta. L'ammissione delle operazioni di finanziamento alla garanzia del Fondo avviene esclusivamente per via telematica, con le seguenti modalità: il finanziatore, raccolta la documentazione attestante il possesso dei requisiti per ottenere il finanziamento, comunica al gestore la richiesta di attivazione della garanzia del Fondo per i finanziamenti previsti; il gestore assegna alla richiesta un numero di posizione progressivo, secondo l'arrivo della richiesta, verifica la disponibilità del Fondo e comunica al finanziatore l'avvenuta ammissione alla garanzia del Fondo; il finanziatore, a pena della sospensione della facoltà di operare con il Fondo, comunica al gestore l'avvenuto perfezionamento dell'operazione di finanziamento ovvero la mancata erogazione del finanziamento entro sessanta giorni lavorativi dalla richiesta.




Lavoro dipendente, congedi al padre anche se la mamma è casalinga

Il padre lavoratore dipendente può fruire dei riposi giornalieri previsti dalla legge per l'accudimento dei figli anche nel caso in cui la madre sia casalinga. L'INPS, con circolare n. 112 del 15 ottobre 2009, fornisce le necessarie indicazioni per usufruire di tale possibilità, scaturita dal disposto della sentenza n.4293 del Consiglio di Stato, che interpreta in via estensiva quanto prevede il Testo Unico in materia di tutela e sostegno della maternità e paternità (d. lgs. 151/2001). L'art.40 del decreto legislativo 151 del 26 marzo 2001 prevede che al padre lavoratore dipendente siano riconosciuti periodi di riposo: nel caso in cui i figli siano affidati solo al padre; nel caso in cui la madre non sia lavoratrice dipendente; nel caso di morte o di grave infermità della madre. L'Inps, in varie circolari, aveva ritenuto dovesse intendersi come "lavoratrice non dipendente" la madre lavoratrice autonoma (artigiana, commerciante, coltivatrice diretta o colona, imprenditrice agricola, parasubordinata, libera professionista) avente diritto ad un trattamento economico di maternità a carico dell'Istituto o di altro ente previdenziale, e non anche la madre casalinga. Il Consiglio di Stato, invece, con la sentenza n.4293 del 9 settembre 2008, afferma che la ratio della norma, volta a dare sostegno alla famiglia ed alla maternità, induce a ritenere ammissibile la fruizione dei riposi giornalieri da parte del padre anche nel caso in cui la madre svolga lavoro casalingo. Il padre dipendente può dunque fruire dei riposi giornalieri nei limiti di due ore o di un'ora al giorno, a seconda dell'orario giornaliero di lavoro, entro il primo anno di vita del bambino o entro il primo anno dall'ingresso in famiglia del minore adottato o affidato, e può utilizzare i riposi a partire dal giorno successivo ai 3 mesi dopo il parto.





Com-Pa 2009, i Servizi al Cittadino e alle Imprese

"La forza della comunicazione": sarà questo il tema centrale del ComPA 2009, il Salone Europeo della Comunicazione Pubblica, dei Servizi al Cittadino ed alle Imprese, che si terrà alla FieraMilano Rho dal 3 al 5 novembre 2009 con un ampio programma di tavole rotonde, incontri nazionali, presentazioni, laboratori, eventi speciali. Ad inaugurare l'edizione di quest'anno sarà il ministro della Pubblica amministrazione e Innovazione, Renato Brunetta; a chiuderla, il ministro per l'Attuazione del programma di Governo, Gianfranco Rotondi. Molti i temi di cui si tratterà nel corso della XVIª edizione: politiche comunitarie e culturali; urbanistica e ambiente; nuove tecnologie; comunicazione pubblica, politica, sociale. La manifestazione - che si svolge sotto l'alto Patrocinio della Presidente della Repubblica - è la più importante rassegna italiana ed europea sulla comunicazione pubblica ed istituzionale, ed ogni sua edizione si distingue per il ricco programma di incontri, convegni, iniziative speciali e per la grande partecipazione degli espositori: Amministrazioni e Aziende che presentano testimonianze significative di ciò che è stato fatto per diffondere la cultura della comunicazione. Anche in questa edizione la Presidenza del Consiglio dei Ministri è presente, nello stand n. 8, con progetti, iniziative e materiale informativo sulle attività svolte dai propri Dipartimenti: Pari opportunità, Politiche Comunitarie, Programma di Governo, Informazione e Editoria, Segretariato Generale.




Memorial do Imigrante - Exposição revela a imprensa dos imigrantes em São Paulo


Exposição revela a imprensa dos imigrantes em São Paulo
 
 

Jornais, revistas, fotos, vídeo e ilustrações contam as trajetórias e influências da imprensa imigrante em São Paulo
O Memorial do Imigrante, instituição ligada à Secretaria de Estado da Cultura de São Paulo apresentará a partir do próximo dia 14, a exposição "A Imprensa Imigrante em São Paulo". O público terá a oportunidade de conhecer como eram produzidos os periódicos do século XIX e a trajetória de diversos jornais e revistas que tiveram e ainda possuem importantes influências, políticas, sociais e culturais na sociedade paulista. A curadoria é do historiador e jornalista, Marcelo Cintra.

A mostra contará com mais de 50 exemplares de jornais e revistas do século XIX, XX e XXI produzidos por pessoas das comunidades imigrantes em São Paulo, além de equipamentos originais antigos utilizados para a confecção dos impressos, como as máquinas de escrever, prensas, máquinas de impressão, pautadeira, linotipo e clichês utilizados na redação do Jornal "Fanfulla", fundado pelo jornalista Vitaliano Rotellini em 1893.

Entre os impressos originais, reproduções e fotografias estarão o italiano - Fanfulla (1893), o português- Portugal Democrático (1956), o alemão- Deutsche Zeitung (1897), o espanhol - El Diário Español (1912), a revista tcheca - Slovan (1915), o primeiro jornal japonês - Shukan Nambei (1916), o árabe - Al Afkar (1903) o lituânio- Musu Lietuva (1948) e diversos italianos, espanhóis, búlgaros, tchecos, húngaros, lituanos, alemães, portugueses, árabes, da comunidade judaica, entre outros. A exposição também exibe ilustrações e caricaturas retratadas pelo desenhista, caricaturista e jornalista português, Rafael Bordalo Pinheiro no jornal "O Mosquito" (1875), um dos primeiros pasquins do país.

Segundo a coordenadora de Projetos do memorial do Imigrante, Soraya Moura a mostra é interativa e conta com o manuseio dos materiais. "Criamos um catálogo da exposição em formato de jornal que traça um panorama sobre a história e curiosidades dos periódicos expostos. Além disso, os visitantes poderão levar para casa exemplares que ainda circulam em São Paulo, como a Revista Chams, da comunidade árabe, fundada na década de 50 e o jornal Mundo Lusíada criado em 1997 como um informativo para a colônia portuguesa. Todo o material de pesquisa que foi utilizado para a produção da mostra será transformado em um livro com publicação prevista para 2010."

De acordo com o curador Marcelo Cintra , a mostra é um resgate da história da imprensa em São Paulo. "Os impressos escritos em língua estrangeira e voltados para o público específico das comunidades imigrantes exerciam, ao lado das fundações, associações, clubes e igrejas, o papel de preservadores dos valores culturais e de inserção do imigrante no novo contexto social. Hoje, na capital paulista ainda circulam mais de 30 títulos da imprensa imigrante que imprimem mais de 500 mil exemplares", acrescenta Cintra.
Curiosidades

O "Farol Paulistano" (1827) foi o primeiro periódico publicado na cidade de São Paulo.

De 1870 até 1940 existiram 500 publicações italianas no Brasil, sendo quase 300 em São Paulo.

As primeiras publicações operárias em São Paulo foram escritas em italiano: Il Messagero, de Bertolotti, em 1891, e Gli Schiavi Bianchi em 1892, dirigido por Galileo Botti, seguidas por La Giustizia, em 1893.

Ofertas de emprego, moradia, serviços médicos, farmácias , remédios, hotelaria e comércio em geral ocupavam boa parte dos espaços reservados aos anúncios das publicações.

Serviço

Exposição: "A Imprensa Imigrante em São Paulo"

De 14/11/09 a 20/12/09
Local: Memorial do Imigrante
Rua Visconde de Parnaíba, 1.316, Mooca, perto do Metrô Bresser.
Tel.: (11) 2692.1866
Ingressos: R$ 4,00 e ½ entrada para estudantes (entrada gratuita no último sábado do mês)
Aberto: De terça a domingo (inclusive aos feriados).
Horário: 10h às 17h

Informações à Imprensa

Flavia Louzane
Fator F Inteligência em Comunicação
11 3938-9318
11 8797-8855

Evento da comunidade polonesa: 14/11/2009 - JANTAR DE ANIVERSÁRIO DA SOCIEDADE POLÔNIA DE PORTO ALEGRE

14/11/2009 - JANTAR DE ANIVERSÁRIO DA SOCIEDADE POLÔNIA DE PORTO ALEGRE

A Sociedade Polônia de Porto Alegre estará promovendo no dia 14 de Novembro, às 20h 30min, o tradicional jantar que marca a comemoração do seu 113° aniversário. A animação musical será do conjunto Evema e o Buffet do Polonus. O convite individual custa R$ 30,00 e podem ser qdquiridos pelo fone: 3342-1060.

A Sociedade Polônia fica na Av. São Pedro, 778.


CEKAW - Centro de Estudos Polono-Brasileiros Karol Wojtyla - www.cekaw.org


 

Manhuaçu: a última fronteira leste dos bandeirantes

 

´´Manhuaçu a última fronteira leste dos bandeirantes"

 

Artigo de José Olinto Xavier da Gama

 

Quando os portugueses começaram a chegar ao Brasil, após 1500, viram que o país tinha dimensões continentais e se estabeleceram na Costa Brasileira ou bem próximo desta. Portugal pouco investiu para colonizar o Brasil, preferindo o sistema de capitanias hereditárias.

 

Na época das capitanias, houve expedição para reconhecimento do Rio Manhuaçu tanto de Sebastião Fernandes Tourinho (da capitania de Porto Seguro) quanto de Vasco Fernandes Coutinho Filho (da capitania do Espírito Santo). Estas explorações eram financiadas pelos donatários das capitanias ou particulares.

 

A expedição de Marcos Azeredo Coutinho saiu de Vitória e explorou o Vale do Rio Doce, no século XVII. Foram atacados pelos índios. Alguns sobreviventes retornaram a Vitória relatando que encontraram muito ouro e pedras preciosas numa região que virou lenda como a "Montanha das Esmeraldas". Outras expedições financiadas até pelos jesuítas tentaram encontrar esta montanha, mas tudo em vão.

 

A partir de 1650, pessoas de origem paulista, que ficaram conhecidas como Bandeirantes, partiram de São Paulo, Taubaté e outras cidades, entrando pelos sertões de matas e habitados pelos indígenas. Eles acompanhavam o curso dos rios. Na época, um dos primeiros a penetrar nestes sertões - depois denominados como Minas Gerais - foi Fernão Dias Paes Leme, fundador do primeiro arraial mineiro: Ibiturunas no alto curso do Rio Grande.

Pedro Bueno Cacunda .

 

Motivados por isto novas levas de paulistas chegaram ao nosso futuro estado, exploravam os rios das Mortes (São João Del Rey), Itatiaia e a região do Serro Frio, entre outros.

Alguns como Antonio Rodrigues Arzão e Bartolomeu Bueno, descobriram muito ouro num afluente do Rio Casca (Casa da Casca). Havia noticias de outras regiões ricas em metais preciosos, onde habitavam duas nações gentias (indígenas) a dos Coroados no Rio Pomba e a dos Purys no Rio de Mayguaçu (Manhuaçu). O bandeirante Pedro Bueno Cacunda, partiu de Taubaté (SP) e empreendeu uma exploração no Vale do Rio Manhuaçu, onde chegou em 1703.

 

Homem dotado de conhecimentos geográficos, em uma das suas cartas ao Rei de Portugal, relatou que o Rio Manhuaçu corria de Sul à Norte e a região seria atingida mais rapidamente se viessem pelo litoral do Espírito Santo.

Ele montou uma fazenda de apoio as explorações próximo a Alegre (arraial de Santana) de onde partia com seus homens a explorar o Rio Manhuaçu e as Minas do Castelo (Castelo-ES).

 

Na última das suas cartas, ao Rei de Portugal, relata todas as experiências e dificuldades. Uma das principais informações é a fundação de um arraial no alto curso do Rio Manhuaçu (que deve ser considerada como o embrião da nossa cidade). Ele também contou as dificuldades em lidar com o elemento indígena não civilizado e a cobiça até do Governo da Capitania da Bahia. No final, ele pede ajuda ao Rei, material e financeira, que não foi atendida, pois a época foi paralela ao descobrimento de ouro e pedras preciosas na região central de Minas.

 

Em 16 de julho de 1696, as bandeiras de Miguel Garcia e Salvador Fernandes Furtado descobriram um ribeirão riquíssimo em ouro que denominaram "Nossa Senhora do Carmo", atual Mariana. Com varias descobertas idênticas, Portugal não tinha como coordenar duas explorações. Esse foi o motivo da região de Manhuaçu e o resto do Vale do Rio Doce ficarem esquecidas até a chegada da família real ao Brasil quando Dom João VI autorizou  a  escravização dos indígenas que  habitavam a séculos as matas do Rio Doce e afluentes sem serem molestados.

 

Depois de anos, com o tratado de 1800 das Capitanias Mineira e Capixaba, a nossa região passou a fazer parte de Minas Gerais e foram concedidas sesmarias como a de Diogo de Albuquerque em 1826, na margem direita do Rio Manhuaçu. Foi assim que outros vieram, como Domingos Fernandes de Lana que chegou no final da segunda década século XIX, segundo o livro "História de Manhumirim -Município  e Paróquia", de autoria do Padre Demerval Alves Botelho .

 

Lana era sertanista, filho de um dos construtores da Estrada Real (Rota Imperial - ligando as vilas de Vitória a Vila Rica (Ouro Preto) - que passou em nossa região em 1817 e criou um comércio de Ipecacuanha (Poaia) com os indígenas, fundando também. Isto foi a reconstrução do antigo arraial fundado pelo bandeirante Pedro Bueno Cacunda, no início de 1700.

 

Manhuaçu teve dois períodos históricos: o primeiro iniciado com o bandeirante Pedro Bueno Cacunda, pertencendo a Capitania do Espirito Santo, onde fez parte do período do "Ciclo do Ouro e Pedras Preciosas" e o segundo  já na capitania e província de Minas Gerais. Foi a última a última fronteira dos bandeirantes paulistas para o leste mineiro.

As explorações de Fernandes Tourinho e Vasco Fernandes Coutinho foram apenas de reconhecimento, não relatando qual parte do Rio Manhuaçu, acredito ser no baixo curso. As cartas de Pedro Bueno Cacunda são os primeiros documentos históricos sobre a região de Manhuaçu, arraial destruído pelos índios em 1734 e reconstruído no século XIX por Domingos Fernandes de Lana.

 

Isso tudo, muda um pouco da história municipal, pois temos conhecimento agora do fundador Pedro Bueno Cacunda e do reconstrutor, Domingos Fernandes de Lana. Este último, quando aqui chegou, já encontrou famílias assentadas, restos da povoação anterior e índios aldeados. Ele veio como pacificador (sertanista).

 

Acho que o bandeirante da praça merecia uma placa "Pedro Bueno Cacunda" - vindo de Taubaté (SP) chegou à região de Manhuaçu em 1703.

 

José Olinto Xavier da Gama

Autor Livro "Manhuaçu Rio e Município"

 
 

Informativo Oriundi - Edição 311


Ano 6 - Número 311 - Sexta-feira, 06 de Novembro de 2009


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Cidadania Italiana
Cidadania por via materna – Um direito permanente e imprescritível* [pt]

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Artigos
A adaptação do executivo expatriado no exterior [pt]

Libro di Storia
Il nostro cuore [it] [pt]
 
 


sexta-feira, 30 de outubro de 2009

V Seminário Imigração italiana em Minas Gerais


Assista ao Seminário em tempo real

Cidadania por via materna – Um direito permanente e imprescritível

Esta é a posição da Suprema Corte di Cassazione expressa na Sentença n. 4466, de 25/02/2009, a qual reconhece o direito de transmissão da cidadania pelas mulheres, aos seus filhos nascidos anterior à data da promulgação na Constituição Republicana aos 01.01.1948.

Especialmente para os descendentes de mulheres italianas (italianas, mesmo nascidas no Brasil), que esposaram cidadãos brasileiros, este direito já deveria ser reconhecido, visto que a Lei n. 555, de 13/06/1912, no Art. 10, previa que “La donna cittadina che si marita ad uno straniero perde la cittadinanza italiana, sempreché il marito possieda una cittadinanza che per il fatto del matrimonio a lei si comunichi.” ( .. que a cidadania se comunique a ela, pelo fato do matrimonio.)

(Disposição considerada inconstitucional pela Sentença n. 87, de 09/04/1975. Porém, pela Sentença n. 30, de 28/01/1983, definiu que a inconstitucionalidade seria devida somente depois da promulgação da Constituição Republicana (01.01.1948), já que anteriormente não existia o conflito constitucional. Portanto, a Lei era legitima.)

Ocorre que pela Legislação Brasileira, a cidadania do marido não se transmite à esposa pelo fato do matrimonio. O marido permanece brasileiro e a esposa com a sua cidadania. Portanto, mesmo a vista da disposição legal antiga, a cidadã italiana que se casou com um brasileiro em qualquer época, manteve a sua cidadania de origem.

Este fato nunca foi levado em consideração pela Suprema Corte di Cassazione, que sempre julgou a questão à luz unicamente da Legislação italiana.

Desta vez, foi levado em consideração a Convenção de Nova York de 18/12/1979, também firmada pela Itália, que prevê a eliminação na Legislação dos Países signatários, de todas as formas de discriminação contra a mulher.

A medida é esperada por milhares de descendentes privados da cidadania, enquanto descendentes de mulheres, quando os seus primos já possuem o direito reconhecido, somente porque seus ascendentes nasceram alguns dias depois de 01.01.1948.

A decisão para ser aplicada por via administrativa (Encaminhamento direto nos Consulados e ou nos Comunes italianos) precisa ser normatizada pelo Ministero Dell’Interno italiano, que ainda não se pronunciou a respeito. Enquanto isto não ocorre, o encaminhamento do processo só pode ser feito por via judicial, acarretando altos custos e constringindo o encaminhamento somente na Itália. Poderia ser encaminhado no Fórum de Roma, domicilio judicial dos italianos residentes no Exterior, mas isto acarretaria tempos longuíssimos.

Apesar da bateria de posições contrárias a qualquer incremento ao direito à cidadania para os descendentes nascidos no Exterior, espera-se que o Departamento de Liberdade Civil e Imigração, do Ministero Dell’Interno, se pronuncie em breve a respeito.


Por Imir Mulato
imirmulato@agenziabrasitalia.it
http://www.agenziabrasitalia.it/


Se alguém desejar obter informações sobre o andamento dos trabalhos, pode dirigir-se por E-mail.(Recomendo, em italiano.)

Ministero Dell’Interno
Dipartimento Libertà Civili Immigrazione
Email: Capo: Prefetto Mario Morcone
Vice Capo Dipartimento Vicario per le Libertà Civili e l’Immigrazione Prefetto Mario Ciclosi

Redação revista eletrônica Oriundi

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